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lunedì 2 gennaio 2023

 Una decina di anni fa ebbi a mandare questa lettera al Signor Governatore. Ebbi una risposta capolavoro di squisitezza, cultura, serietà, cosona allo stile della Banca d'Italia; ineguagliabile e ineguagliata . Non merita certi dileggi, non si dovrebbe permettere a gente che pur si abbevera al desco della BI di definire scellerate certe sofferte decisioni del nostro Istituto. In breve, il Signor Governatore mi informava che chiusure come la filiale di Rieti, erano scelte obbligate stante il vincolo istituzionale volto ad impostare il bilancio secondo il noto principio costi/benefici Ineccepibile.

Si dà però ora il caso che il nuovo statuto della BI 4 agosto 2022 all'art. 2 n. 3 vuole una Banca d'Italia che si ispiri a principi di funzionalità ed efficienza. Trattasi di una rivoluzione Copernichiana: niente più dunque Costi/benefici; ovvio, la BI non è l'azionaria della salumeria di via Margutta. I principi di funzionalità ed efficienza ben si attagliano ad una istituzione apicale , nazionale e soprattutto comunitaria. Lo si sancisce all'art. 22 dello Statuto del 4 agosto 2022 (la BI ormai esplica le sue funzioni nell'ambito delle competenze derivanti dalla posizione rivestita nella SEBC ); lo si ribadisce all'art. 35; lo si rimarca nell'art. 42.
Quali le conseguenze? Enormi a mio avviso. Da rigettare correggere e modificare l'impostazione aziendalistica che se non erro iniziò con la gestione Finocchiaro: alla banca d'italia necessitano osservatori delle economie locali come erano per mia esperienza personale le filiali di Messina e Rieti; occorre un ripensamento della politica del personale che va remunerato per le peculiari incombenze giuspubblicistiche e soprattutto comunitarie. Non credo che la BI possa recedere dal lrargheggiare nel sostegno alla CSR, ma dotarla di professionalità atte a rispettare lee direttive comunitarie: non può essere una entità bancaria erratica. Richiamare il personale distaccato ad esempio alla CONSOB che sarebbe , almeno nelle intenzioni, un organo sovraordinato alla stessa Banca d'Italia: palesi i conflitti di interesse. Richiamare il personale distaccato all'IVAS , ente autonomo e finanziariamente autosufficiente, dato che svolge incombenze diveree e forse confliggenti con quelle della Banca d'Italia. . E via discorrendo.
Si apre una prateria per un dibattito sindacale, per una palestra culturale di gruppi di pressione come questo.
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