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lunedì 11 febbraio 2013

Racalmuto: a' da passà a nuttata. Non è REGALPETRA

 
 
Questa foto dell'Itria di Racalmuto è di PIERO TULUMELLO
L'ho forse male digitalizzata. Pazienza. Cerco di dimostrae qualcosa. Se leggo nell'aulico catalogo PIETRO D'ASARO "il monocolo di Racalmuto"  che il quadro sopra l'altare fu certamente patrocinato da uno dei conti del Carretto,
forse Giovanni V" [v. pag. 69] mi irrito forte.Ma queste certezze chi gliele dà? Quanto il Comune pagò?
Certo allora [1984-85] non avevo reso pubblici i miei appuramenti microstorici su Racalmuto. Oggi è certo:fu don Vincenzo dle Carretto  a farsi questa Chiesa-gentilizia. Commissionò lui il quadro a Pietro D'asaro? Impossibile per questione di date.
Il quadro presenta questa parte inferiore bruciacchiata dalle candele dell'altare. Provate a dirmi che quelle colonne e quella cupola  possano far pensare a Racalmuto. Pietro D'Asaro dipingendo un quadro per Racalmuto si inventava paesaggi non racalmutesi? La critica d'arte c'entra poco. Basta la logica per  dare una risposta negativa. Leggo stupidaggini sui più paludati organi di stampa locali. Ho cercato di correggerli. Manco mi hanno visto.Beata (la loro) ignoranza. I commissari hanno altre gatte a pelare. Ma dovranno pure andarsene. Dopo voglio ascolto. Se i grandi artisti e professori locali hanno argmenti contro, mi arronchio. Ma non mi dicano: IPSE DIXIT. Racalmuto non è un paese di imbecilli. Diciamo: non è REGALPETRA e a' da passà a nuttata!

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