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martedì 18 novembre 2014

In risposta e commento di un articolo politico di oggi di Malgrado Tutto

E che si può dire? Se ne può prendere solo atto. Mi pare. Ma da bastian contrario mi chiedo come mai il sindaco si prona remissivo all'accollo di oltre un milione e quattrocento mila euro di sopravvenienze passive dinanzi al distaccamento regionale della Corte dei Conti e lascia nel dimenticatoio  i quindici milioni di sopravvenienze attive che vado da anni sbandierando?
Come mai mia moglie a Roma paga solo duecento euro di monnezza ricevendo una intimazione dettagliatissina da cui non si scappa ed a Racalmuto oltre quattrocento euro per la mia casa di campagna dicono della stessa misura ma senza acqua perché il ripartitore non arriva e senza fogna perché si erano inventate le case nel verde stagionale si erano fatti pagare la Bucalossi ma i servizi su cui ora esigono sovrattasse non li hanno poi approntati?
Perché nel intimarmi otto giorni dopo la scadenza di pagare le rate non mi specificano il "regolamento" su cui poggiano quella pretesa che non è tariffa ma imposta e persino imposta patrimoniale quindi sostanzialmente anticostituzionale?
Dovrei aggiungere altro. Ma sono bene educato e me ne sto zitto. Tuttavia non posso accettare che a tanto mio insistere su queste (ed altre questioni)il sindaco (che io stimo e che comunque considero il migliore rispetto a tutti quelli che abbiamo avuto: bisogna risalire al fascista podestà don Enrico Macaluso  per parlar bene di un nostro amministratore)  non mi degna neppure di un cenno di acquisizione delle mie doglianze di grossa incidenza sulla collettività. 
Per quanto mi riguardo non sollevo obiezioni. Mi avvalgo del mio caso specifico per una sorta di democratica battaglia civile.

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