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conversazione in chat
25 gennaio
16.29.31
Il sindaco
di Racalmuto interviene sulla vicenda che in questi giorni sta infiammando il
paese. Ospitiamo un intervento del sindaco di Racalmuto, Emilio Messana, sulla
vicenda bollette spazzatura, in questi giorni, a Racalmuto, al centro di molte
polemiche anche all’interno della maggioranza che sostiene il sindaco. Emilio
Messana Emilio Messana Abbassare la tassa sull’immondizia è un obbligo per il
Comune di Racalmuto. Le leve da azionare sono due: la riduzione del costo del
servizio e la richiesta di pagamento a tutti i cittadini. Quando ci siamo
insediati il costo del servizio era già andato per sette mesi su dodici, siamo
riusciti ad abbassarlo nell’anno 2014 di circa 350.000,00 euro, con notevoli
benefici in bolletta per i nostri concittadini. La gestione del servizio
insieme ai Comuni di Grotte e Castrofilippo porterà un ulteriore abbattimento
dei costi, puntando sulla raccolta differenziata. Sul fronte della
distribuzione della tassa, quando ci siamo insediati, il Comune doveva fare la
bollettazione per l’anno in corso mentre il recupero dell’evasione era affidato
a GESA, che tratteneva gli importi recuperati e fatturava al Comune circa
25.000,00 euro per il servizio. Quest’ultima aveva individuato una platea di
contribuenti che non avevano effettuato la denuncia e inviato i relativi avvisi
di accertamento per gli anni 2006 e 2007. Il recupero fatto da GESA era molto
parziale; chi aveva pagato la tassa, negli anni, si era caricato il costo di
altre utenze non dichiarate e sfuggite agli accertamenti. Abbiamo chiesto agli
uffici se erano nelle condizioni di effettuare l’accertamento per gli anni
pregressi sì da toglierlo alla Gesa. L’obiettivo era di individuare tutti
coloro che negli anni non avevano pagato la tassa ed evitare che i relativi
importi finissero nelle casse della Gesa. L’ufficio ha chiesto l’assistenza
della società che nell’anno 2013 aveva fatto la bollettazione della tarsu al
costo di €. 18.000,00. Si è ottenuto che al costo di €. 14.000,00 la società
facesse la nuova bollettazione della TARI per l’anno 2014, l’accertamento per
la mancata dichiarazione Tarsu anno 2008, l’accertamento per l’infedele
dichiarazione tarsu anno 2009. La Gesa ha fatto valere la vigenza della
delibera con la quale il Comune di Racalmuto le aveva assegnato il recupero
dell’evasione. Ne è nato un contrasto, risolto, sul finire del mese di ottobre,
con la revoca della delibera. Sono stati inviati 1703 avvisi per omessa
dichiarazione Tarsu anno 2008 per circa 273.000 mq e 1091 avvisi per infedele
dichiarazione anno 2009 per circa 53.000 mq. In un paese già oberato dalla
tasse, l’effetto è stato sconvolgente. Il Consiglio Comunale ha chiesto la
sospensione e si annuncia una raccolta di firme di un Comitato per la
sospensione della riscossione di queste bollette. Mi sento innanzitutto di
chiedere scusa ai miei concittadini che si sono visti recapitare avvisi di accertamento
per importi non dovuti. A loro rivolgo un appello: recatevi negli uffici
comunali e rilevate l’errore, le bollette saranno annullate a vista e la banca
dati si perfezionerà. A quanti si sono visti recapitare avvisi per tasse
effettivamente non pagate rivolgo l’invito a recarsi presso gli uffici comunali
e concordare termini e modalità di pagamento, beneficiando della riduzione ad
1/3 della sanzione applicata. Se vorranno otterrano la sospensione dell’avviso
per novanta giorni, che la legge e i nostri regolamenti prevedono senza passare
da nessun banchetto. Prima si concluderanno l’accertamento e la bonifica degli
errori prima sarà possibile inserire i nuovi mq accertati nel ruolo per l’anno
2015, consentendo un notevole abbassamento del carico della tassa su ogni
utenza. Inoltre il recupero delle somme non pagate negli anni precedenti non
andrà più alla Gesa e potrà essere utilizzato per abbassare il costo del
servizio da inserire nella tari 2015 e in quella degli anni successivi. Il
Comune di Racalmuto Il Comune di Racalmuto Chi lo vorrà potrà anche definire
non solo l’anno 2008 o 2009 ma anche gli anni successivi, evitando che la
sanzione sia applicata per ogni anno di imposta non pagata. Porteremo in
Consiglio Comunale una proposta di regolamento per la rateizzazione del
pagamento dei tributi comunali, che prevederà fino ad ottanta rate in ragione
degli importi da versare. All’ufficio abbiamo chiesto una relazione dettagliata
sulle modalità dell’accertamento e sull’attendibiità delle banche dati utilizzate
e di assumere tutte le iniziative necessarie a tutelare i nostri contribuenti,
ivi comprese la sospensione degli avvisi, l’annullamento d’ufficio di quelli
che dovessero risultare viziati dai controlli che saranno effettuati, la
verifica puntuale di quanto effettivamente dovuto per le residenze stagionali.
Per assicurare la massima assistenza, saranno aperti anche nel pomeriggio dal
lunedì al venerdì. Il problema delle tasse è enorme, ma va affrontato: ridurre
i costi dei servizi e distribuirne il peso su tutti i contribuenti e non su una
parte come è stato finora. Pagare tutti per pagare di meno un servizio a costi
ragionevoli. E’ un obiettivo che richiede azioni anche impopolari, ma che vanno
in direzione dell’equità, dell’efficienza e dell’abbattimento delle tasse. La
protesta dei nostri concittadini in difficoltà va compresa e mai ammaliata con
soluzioni che non affrontano il problema ma lo rinviano, generando aspettative
che rischiano di essere deluse. Emilio Messana Sindaco di Racalmuto
Divertente,
divertentissimo. Signor Sindaco, le cose non stanno come tu dici. Se fossero
come tu dici si accingano i racalmutesi a farsi ILLEGITTIMAMENTE salassare. Io
sono venuto da Roma per venire insolentito dal tuo ufficio come reprobo
VIOLATORE, dice Lauricella che ha accertato il 3 dicembre questa mia
delinquenza tributaria. E' una settimana che mi reco al Comune per discutere
con SCIENZA e COMPETENZA la mia EMBLEMATICA questione. Non so con chi? con
Alaimo Di Loro Liborio o con Restivo Maria Teresa, oppure con i CONTRATTISTI
Alaimo Roberto, Mendola Pasquale, Morgante Antonina, Morreale Mariangela,
Carlino Angela, Matteliano Salvatore oppure con le L.S.U.. Rizzo Antonia o
Mantione Carmela o magari con il capo dell'ufficio Affissione Chiarelli
Calogero.
Non ci sono
riuscito e me ne debbo tornare a Roma. E con loro, parlo di codice penale
(delitti contro la pubblica amministrazione) civile amministrativo, tributario
etc,?
Ci sono
stato nelle ore (brevi) d'ufficio. Una folla enorme. Non ci sono riuscito, il capo
è poi a lutto. Capo? ho presente quando l'altro anno una contrattista l'ha
mandato letteralmente a fare in quel posto e così mia moglie si dovette
accontentare di uno strano e indebito sgravio di una imposta regolarmente
pagata e che non risultava così perché in quel natale le impiegate se ne erano
andare a fare li cuddrureddri essendo Natale e non avevano registrato i
bollettini postali. Il caso mio di ora è ancora peggio. Caro Emilio tutto
quello che dici è infondato, indebito, erroneo, da grandi responsabilità penali
civili e amministrative.
Ma prima di
tornare a Roma ho fatto protocollare una
mia richiesta di annullamento totale della bolletta. L’ho impostata come invito
all’Amministrazione a prendere cognizione dei gravi errori e inadempienze
perpetrate e quindi di procedere alla dovuta AUTOTUTELA ai sensi di legge.
Finora non ho ricevuto risposta alcuna ed essendo passati i termini di legge
per il diniego o la interruzione ho già mandato diffida per il 2008 e quindi
per i successivi anni ritenendo di avere conseguito il SILENZIO ASSENSO.
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