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venerdì 29 gennaio 2016

Giovanni Salvo (Tutti, a nostro modo, siamo stati falsi in alcuni momenti della nostra vita: a volte per educazione, a volte per paura e istinto di sopravvivenza, a volte per un sentimento di smarrimento, a volte perché non sapevano che cosa dire. Ma poi ci sono le persone “autenticamente false”, quelle che mettono in atto, talora in modo inconsapevole, la loro finzione.)
Mi e' capitato di recente di entrare al Circolo , dopo tanto tempo, e di buttare l'occhio sul tavolo verde della carambola e sull'albo dei soci, una sorta di ridicolo scimmiottio dei tempi andati, un elenco del ridicolo.
Che tristezza quel titolo di studio che precede il nome di ogni iscritto.
Cio' per non cancellare, a modo di qualche mente pensante, una pagina di storia tutta Racalmutese che non esiste piu'.
E meno male!!!
Mi sono chiesto, chissa' quanti di quei "blasonati" soci, del nuovo millennio, avrebbero avuto l'approvazione del consiglio, ai tempi dei Do', per poterne far parte.
Insomma alcuni non sanno che anteponendo i loro titoli di studio ( veri o falsi) al loro cognome, non hanno fatto altro che proteggere una parte di storia matrigna, che se avessero vissuto, li avrebbe forse discriminati, come sara' probabilmente accaduto a qualche loro avo.
Ai nuovi Nobili di Racalmuto mi piace dire che: "Non c'è nulla da ricordare di nobile di chi si e' sentito superiore a un altro uomo. La vera nobiltà sta nell'essere superiore alla persona che eravamo fino a ieri."
Don Giovanni Salvo
Lillo Taverna posso concordare in pieno e restare comunque della mia "opinione".

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