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mercoledì 18 gennaio 2017

CERNIGOI - GRAZIOLI e ETTORE GIUSEPPE TANCREDI MESSANA da Racalmuto

Gentile signora Cernigoi,

Lei crocifigge Ettore Giuseppe Tancredi MESSANA da Racalmuto e sino a qualche mese fa lo bolla come "impresentabile". Dice che si fonda su impeccabile documentazione trovata in Slovenia e a Trieste.

Noi ne abbiamo trovata ben altra nell'archivio centrale di stato a Roma che capovolge il suo giudizio. L'ho invitata con toni diversi ad un dibattito chiarificatore, ma si rifiuta stizzosamente.

Il suo punto di vista è  ritenere Ettore Giuseppe Messana un "criminale di guerra" per quell'anno che il grande Racalmutese ebbe a passare  come questore a Lubiana.

Lo Stato maggiore italiano  afferma che il Questore a Lubiana fu subito esautorato e fu in dissidio irriducibile con chi gestì l'ordine pubblico in quell'annessa provincia.

Lei avrebbe invece dovuto appurare il ruolo ambiguo del suo conterraneo Emilio Grazioli, vero responsabile di ciò che fu l'amministrazione di Lubiana in quel triennio di effettiva dipendenza della città slovena sotto l'Italia di Mussolini.

Stiamo cercando documentazione e letteratura al riguardo e la stiamo pubblicando con i nostri limitati mezzi. Sono un modesto bancario in pensione che solo per amore della verità storica va a rovistare in archivi e nella pubblicistica disponibile.

Così l'11/11/2014 ho potuto farmi ricavare copia di un fascicolo riguardante l'operato del suo conterraneo Emilio Grazioli.

Nella sua veste di ALTO COMMISSARIO della PROVINCIA DI LUBIANA guardi un po' come si è arrogata la competenza di funzioni poliziesche che dovevano essere di spettanza della QUESTURA cui solo sino al giugno del 1942  risulta diretta dal Questore Messana.

Cosa avvenne in quest'anno di criminale  - e fu tanto - nel mantenimento dell'ordine pubblico non può farsi ricadere su ETTORE MESSANA. Indubitabile. Mi dimostri Lei il contrario.

"Il 12 maggio il questore Ettore Messana che continuava ad opporsi ai metodi dei militari e non accettava la subordinazione delle forze di polizia fu sostituito con il questore di Cuneo Domenico Ravelli[50] e il 27 maggio Robotti, approfittando dell'assenza di Grazioli che era a Roma per motivi di servizio, emise disposizioni che posero sotto il suo comando tutte le forze di polizia della Slovenia[51]. Grazioli si oppose, soprattutto per quanto riguardava la questura di Lubiana ma alla fine dovette cedere e il 31 maggio pose tutte le forze di polizia di sua competenza e la milizia confinaria a disposizione della XI armata[52]. Nel giugno 1942 le forze di polizia della Slovenia furono rinnovate e assunsero la denominazione di "Divisione Speciale di Polizia di Lubiana"[53]."


















 

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