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venerdì 24 marzo 2017

Una sfida vorrei lanciarla, a racalmutesi di ogni ceto, colti e miserelli, preti e sagristi, docenti e soccombenti: chi riesce a leggerem decriptare, storicizzare questio atto di morte della prima vittima del lavoro in miniera racalmutese? Mi dico e mi domando: ma alla Fondazione - acquisito gratis il mio archivio informatico - una scuola di paleografia locale (e vi darei il mio non spregevole apporto, ovvio sempre gratis) quale grande richiamo culturale e turistico avrebbe? Cosa vi osta? quale il costo? Niente di niente. D'ostacolòo solo l'avversione dei NOCINI sciasciani per la mia non prona figura di eretico. Quel signore che metteva in dubbio il possesso mio di archivi pregiati continua ancora nella sua proterva miscredenza?. Un cenno scusante non me lo merito? Dottor Calogero Taverna racalmutese verace.

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