venerdì 29 aprile 2016

Alfredo Sole di Racalmuto, ergastolano ostativo neo dottore in filosofia



Mi va di precisare: il mio figiiolo "selettivo" (non saprei come meglio chiamarlo) Alfredo Sole non sta sotto il regime del 41 bis. Starebbe soto il 4 bis ma è una ipoceìrisia inventata dal ministro Angelo Alfano. Con il 4 bis ti danno un sacco di benefici carcerari a condizioni che tu SIA "PROFICUAMENTE" COLLABORATIVO. CHI GIUDICA QUESTA PROFICUITA'? SEDICENTI MAGISTRATI DELL'ANTIMAFIA CHE COME NEL CASO DI sOLE SONO IN TUTT'ALTRE FACCENDE AFFCCENDATI; si limitan burocraticamnte a scrivere: 'nulla di nuovo: si conferma il passato giudizio' specie se Savatteri Lupo e Melampo dicono che hanno pubblicato un nuovo libro sui RAGAZZI DI REGAPETRA ove si parla di un SOLE di tanti anni fa. Quel libro pur osannato in convegni non si trova in libreria e non si sa perché. Qualche guaio forse con l'antimafia. Alfredo Sole visse in un una famiglia paricolare di Racalmuto. Ebbe tempo di sposarsi, di mettere al mondo un figlio, eseguire ordini criminali di certa mafia racalmutese e a 23 anni finì in carcere durissimo con tre ergastoli, fine pena mai. Nel primo quinquennio è sotto il regime 41 bis. Ma è cosa risibile. Lo raggiungono in carcere capimafia veri; gli avevano ammazzato padre e fratello e quache zio. Ad Alfredo si chiede il mandato a vendicarli. Alfredo Sole è già un altro uomo o finalmente diventa un uomo. "Basata col sangue" decreta e quelle vendette svaniscono nel nulla. Più pentito di così, più collaborativo di così! Ma miente da fare:.il regime del 41 bis continua. Alredo si appalla i al tribunale dei diritti dell'uomo. Gli si dà ragione. L'Italia esegue tartufescamente. Lo mette in regime 4bis ma lo si qualifica come ergastalono ostativo ed è peggio del 41 bis. Alfredo cambia del tutto: è davvero un nuovo uomo homo novus teorizza anche Veronesi- Ma nemte da fare per i magistrati distattissimi ma remuneratissimi dell'antmafia è OSTATIVO e in due metri per due e mezzo lo relegano al mio Alfredo per venticinque anni. Venerdì prossimo si laura con una media già acquisita del massimo, all'interno del carcere di Opera, in Filosofia con una tesi mica balzana ma sul Sophistès di Platone contra Goggia che difende iì con retorica arte sofistica Elena di Troia. E' in contrasto con il cattedratico dell'Università di Milano e il mio amico Alfredo Sole sta passando notti inconni temendo che nell'alterco che presume con quel cattedratico abbia a soccombere e perdere la lode. Venerdì saprò. Mandategli un segno di plauso per per quessto esser divenitato pur nelle strettoie dell'ostatività permanente DOTTORE IN FILOSOFIA GRECA. Ed io voglio qui esprmere plauso al terribile carcere durisimo di Opera che purtuttavia ha consentito al mio diletto figiolo selettivo di laurearsi niententemeno che in Filosofia con la selettiva Università di Milano. Calogero Taverna

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