Carsoli

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Carsoli
comune
Carsoli – StemmaCarsoli – Bandiera
Foto panoramica di Carsoli
Foto panoramica di Carsoli
Localizzazione
StatoItalia Italia
RegioneRegione-Abruzzo-Stemma.svg Abruzzo
ProvinciaProvincia dell'Aquila-Stemma.png L'Aquila
Amministrazione
SindacoVelia Nazzarro (Pd) dal 01/06/2015
Territorio
Coordinate42°06′00″N 13°05′09″E / 42.1°N 13.085833°E42.1; 13.085833 (Carsoli)Coordinate: 42°06′00″N 13°05′09″E / 42.1°N 13.085833°E42.1; 13.085833 (Carsoli)
Altitudine616 m s.l.m.
Superficie95,8 km²
Abitanti5 365[1] (31-07-2015)
Densità56 ab./km²
Frazionivedi elenco
Comuni confinantiCollalto Sabino (RI), Nespolo (RI), Oricola, Pereto, Pescorocchiano (RI), Sante Marie, Tagliacozzo, Turania (RI), Vivaro Romano (RM)
Altre informazioni
Cod. postale67061
Prefisso0863
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT066025
Cod. catastaleB842
TargaAQ
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)
Nome abitanticarsolani (o carseolani)
Patronosanta Vittoria
Giorno festivo23 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Carsoli
Carsoli
Posizione del comune di Carsoli all'interno della provincia dell'Aquila
Posizione del comune di Carsoli all'interno della provincia dell'Aquila
Sito istituzionale
« "Frigida Carseoli, nec olivis apta ferendis Terrae; sed ad segetes ingeniosus ager."[2] ("Ha Carsoli un terren frigido, e poco acconcio il frutto a generar di olivo; ma per biade produr fecondo loco."[3]) »
(Ovidio descriveva Carsoli nei Fasti, libro IV, capitolo IV)
Carsòli (Carsòi in dialetto locale) è un comune abruzzese di 5.365 abitanti della provincia dell'Aquila.

 


Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Foto panoramica da Colle Sant'Angelo
Situato al confine tra Lazio e Abruzzo, ai margini orientali della Piana del Cavaliere la cittadina è posta tra i monti Carseolani tra i 600 metri slm della parte nuova e i 650 della parte antica.
Attraversato dal fiume Turano, il territorio si articola in due zone. La parte moderna, sviluppata a ridosso del casello autostradale Carsoli-Oricola dell'autostrada A24, in cui si sviluppa l'area artigianale, industriale e commerciale, nella quale sono presenti numerosi centri commerciali ed attività produttive e ricettive. La parte più antica, invece, è posta sul colle che domina Carsoli, dove si trovano i resti dell'antico castello Orsini, chiamato castello di Sant'Angelo. Intorno al colle sorge la vecchia fortezza[4].
È sede di uno dei quattro distretti industriali della Regione Abruzzo[5]. Proprio in virtù di questa ottimale collocazione, Carsoli fu interessata, in seguito alla apertura della autostrada A24 (1970), da un interessante fenomeno di espansione industriale: numerose sono le aziende, anche di alto livello tecnologico e di rilievo, che hanno sede in questo territorio. Ma negli ultimi tempi la nascita di strutture ricettive di alto livello ha caratterizzato questo centro anche a livello turistico, grazie ai percorsi boschivi dei circostanti monti carseolani ed alla salubrità dell'aria[6].

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.pngLo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Carsoli.
Una delle caratteristiche climatiche più interessanti del luogo, e che si verifica in tutte le stagioni, è la forte escursione termica diurna: in condizioni di cielo sereno, calma di vento ed elevata umidità relativa si arriva fino a 20 °C di variazione, complici la forte vegetazione e il verde preponderante che amplificano gli scambi termici ed igrometrici giornalieri, consentendo una forte e rapida evapotraspirazione.
Le stagioni più piovose sono l'autunno e l'inverno e in primavera ed estate si hanno spesso potenti temporali. La media pluviometrica annuale si attesta intorno ai 1100 mm ed è tra le più elevate della provincia dell'Aquila, grazie soprattutto all'apertura verso ovest della valle, che così beneficia al meglio delle correnti umide occidentali. Con aria fredda al suolo, in inverno, si raggiungono con facilità i -10 °C anche in centro paese. In generale il clima è fresco nelle stagioni intermedie, non eccessivamente freddo in inverno e non eccessivamente caldo in estate.
Con perturbazioni occidentali il luogo beneficia di abbondanti precipitazioni, mentre con afflusso di aria fredda da oriente, le giornate sono tipicamente serene, con bassa umidità relativa e vento anche forte di caduta dai monti posti alle spalle del paese, determinante un moderato riscaldamento dell'aria. La neve cade in quantità modesta, a causa della quota non elevatissima, e principalmente con perturbazioni di matrice occidentale. In generale il paese gode di un discreto soleggiamento.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Carseoli a destra di Roma nella Tavola Peutingeriana: antica carta delle vie militari dell'Impero
I resti del castello di Sant'Angelo
Il toponimo "Carseoli" secondo alcuni storici attesterebbe delle origini orientali, più precisamente semitiche: originerebbe dall'ebraico con significato di "città della volpe" o "del lupo"; secondo altri studiosi deriverebbe dal latino "castrum solis" ovvero "fortezza assolata".
Il legame dell'antico abitato pre-romano con la volpe è testimoniato anche da Ovidio, che nel libro IV dei "Fasti" (come riportato da Antinori nel I Volume dei suoi "Annali degli Abruzzi") riferisce ad un leggendario episodio accaduto a Carsoli l'istituzione della corsa delle volpi nei Giochi Cereali che avevano luogo a Roma il 20 maggio di ogni anno[7][8].
L'antica Carseoli (o Carsioli) era situata sulla via Tiburtina Valeria a circa 63 km da Roma, 3 km ad ovest rispetto all'attuale centro urbano di Carsoli, probabilmente in località "Civita", dove sono stati rinvenuti numerosi resti dell'antica città. Carseoli fu sottomessa dai Romani alla fine del IV secolo a.C. e rappresentò, insieme ad Alba Fucens, un importante avamposto fortificato, in area equa, contro gli attacchi degli italici Marsi. All'inizio del II secolo d.C., con la divisione dell'Italia in 17 province e la riorganizzazione amministrativa voluta da Adriano, Carseoli entrò a far parte della provincia dei Marsi nella Samnium regio[9].
La caduta dell'Impero Romano d'occidente porta Carseoli, con tutta l'area della Valeria, sotto il controllo dei Longobardi: le loro continue incursioni, anche qui, provocano devastazioni e distruzioni. Nonostante ciò ancora nel VII secolo, Paolo Diacono nell'opera Historia Langobardorum, parla del paese di "Carseoli" come di una delle città principali della provincia Valeria, zona annessa al Ducato di Spoleto.[10].
La successiva comparsa dei Franchi sul territorio italiano causò una forte riduzione dei possedimenti dei Longobardi; in particolare il Ducato di Spoleto fu notevolmente ridimensionato. Si costituì così la Contea dei Marsi, tra la fine del IX e l'inizio del X secolo. Tra il X e l'XI secolo Carseoli venne indicata anche con il nome di "Sala", per concessione fatta dalla allora potente abbazia Sublacense di Subiaco.
Nel 993 quando il conte dei Marsi Rainaldo scelse di risiedere a Carseoli, con il figlio Berardo ed il fratello Gualtiero, donò al monastero di Subiaco notevoli territori carseolani fra cui la chiesa di S.Maria, più tardi detta "in Cellis".
Molto probabilmente è al Conte dei Marsi che si deve un rafforzamento ed un più forte impulso alla costruzione del castello di S. Angelo, che domina il colle sopra l'attuale Carsoli. Il toponimo Cellis, rimasto solo alla chiesa di Santa Maria, nella forma di Celle Carsolarum o più semplicemente, Celle, è riportato dai documenti più antichi che riguardano l'aggregato urbano che si andava formando sulle pendici di Colle Sant'Angelo intorno al castello-recinto. Il colle più tardi avrebbe definitivamente preso il nome di Carsoli.
I successori di Berardo e Odorisio si spartiranno il territorio, abitando uno nel castello di Oricola, un altro a Colli di Monte Bove, il terzo nel castello di S.Angelo alle Celle. Pian piano molte terre verranno donate, dagli stessi conti, ai principali monasteri del centro-Italia, in particolare Farfa, Subiaco e Montecassino. I monaci si sostituiranno così ai legittimi feudatari, almeno fino all'epoca sveva, quando, sotto il Barbarossa, Celle venne assediata e di nuovo occupata militarmente. Nel XII secolo Carsoli, secondo una tradizione del luogo, ospitò San Francesco[11].
Verso la fine del secolo, il paese vide il passaggio di Corradino di Svevia e di Carlo I d'Angiò. A quest'ultimo sarebbe da attribuirsi, secondo alcuni studiosi, la costruzione della chiesa di Santa Vittoria (che, però, secondo altri, sarebbe più antica)[12]. Passata sotto la contea di Albe e Tagliacozzo, anche Carsoli divenne feudo prima degli Orsini e poi dei Colonna. Fu sede di baronia e rimase a loro soggetta fino al 1806, anno dell'abolizione dei feudi. La peste del 1656 fece grandi stragi a Carsoli, la cui popolazione, in pochi mesi, passò dai 1600 ai soli 300 abitanti. La seconda metà del Seicento fu caratterizzata dal dispotismo di un "signorotto" del luogo, un tal Giovanni Festa, contro il quale nel 1686 scoppiò a Carsoli e nei centri limitrofi, una violenta sollevazione popolare[13].
Coinvolta inevitabilmente in tutte le principali vicende politiche e sociali del Settecento e dell'Ottocento, Carsoli, posta alla frontiera con lo Stato Pontificio, ha visto mutare il suo ruolo e il suo peso economico negli ultimi decenni, soprattutto grazie alla creazione di un buon nucleo industriale e all'apertura delle tratte autostradali Roma-L'Aquila-Pescara.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'argento al merito civile - nastrino per uniforme ordinariaMedaglia d'argento al merito civile
«Centro nodale delle vie di comunicazione del Centro Italia, durante l'ultimo conflitto mondiale, venne sottoposto a ripetuti e violenti bombardamenti che procurarono numerose vittime civili e la quasi totale distruzione del centro abitato. La popolazione offriva altresì un'ammirevole prova di generoso spirito di solidarietà, prodigandosi in soccorso dei feriti e nel recupero e composizione delle salme, nonché nell'accogliere gli sfollati. I sopravvissuti seppero affrontare, col ritorno alla pace, la difficile opera di ricostruzione materiale e spirituale del paese.»
— Carsoli (AQ), gennaio-agosto 1944[A 1][14]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.pngLo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di Santa Maria in Cellis e Chiesa di Santa Vittoria (Carsoli).
Chiesa di Santa Maria in Cellis
Chiesa di Santa Vittoria
Chiesa della Madonna del Carmine
  • Chiesa di Santa Maria in Cellis; antichissima chiesa fondata nel X secolo. Una nicchia esterna, posizionata al centro del campanile, conserva la supposta immagine di Carlo I d'Angiò[15];
  • Chiesa di Santa Vittoria;
  • Chiesa nuova della Madonna del Carmine;
  • Chiesa di Santa Maria della Presentazione (detta di Santa Martellecchia);
  • Chiesa di Sant'Angelo;
  • Chiesa di San Vincenzo di Saragozza (o della Madonna delle Rose), situata sull'antica via Valeria tra Carsoli e Colli di Monte Bove[16];
  • Chiese di San Nicola, Sant'Antonio, San Berardo, Santa Maria della Speranza e San Rocco e la grotta Sant'Angelo a Colli di Monte Bove;
  • Chiese di San Giovanni Battista e Sant'Atanasio a Monte Sabinese;
  • Chiesa parrocchiale e Madonna delle Grazie a Pietrasecca;
  • Convento di San Francesco e chiese di Santa Maria Assunta, San Pietro, San Rocco e Madonna delle Grazie a Poggio Cinolfo;
  • Chiesa di Santo Stefano a Tufo Alto;
  • Chiese della Madonna delle Grazie e di San Giuseppe a Tufo Basso e della Madonna del Carmine in località Villetta;
  • Chiese di San Nicola, San Martino e San Rocco a Villa Romana[17][18][19].

Castello di Sant'Angelo[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.pngLo stesso argomento in dettaglio: Castello di Carsoli.
Castello di Colle Sant'Angelo
  • Antica fortezza del castello angioino di Colle Sant'Angelo di Carsoli costruita, con ogni probabilità, intorno all'anno mille dai Conti dei Marsi. Nel XIV secolo passò prima sotto il dominio degli Orsini e poi fu dei Colonna. Posto in posizione strategica su tutta l'area della Piana del Cavaliere e del Turano e in comunicazione con il castello di Oricola, rappresenta bene il sistema difensivo attuato in zona dagli Angioini nel XIII secolo. Si possono ammirare i resti dell'antico castello nel cuore del borgo di Colle Sant'Angelo, la parte più antica di Carsoli[20].

Carseoli[modifica | modifica wikitesto]

  • Il sito dell'antica città di origine equa Carseoli (o anche Carsioli) fu localizzato nel 1645 nella località di Civita dal famoso cartografo Lukas Holstenius. Da allora nelle antiche mappe topografiche la città venne indicata nei pressi dell'odierna frazione di Civita di Oricola. La prima vera e propria ricognizione dell'area archeologica fu eseguita da due archeologi, il tedesco Georg Johann Pfeffer e il collega britannico Thomas Ashby nel 1901. Cinta muraria e ruderi sono presenti in posizione nord rispetto all'abitato di Civita. In direzione ovest, in località Muro Pertuso, oltre il bosco di Sesera, sono visibili, invece, i resti di un acquedotto romano. Dopo la conquista romana avvenuta nel 298 a.C. Carseoli divenne, insieme ad Alba Fucens, un'importante colonia che qui contava circa 4000 uomini. Antichissime iscrizioni presenti in un miliare, un piedistallo, ed alcune epigrafi sono ancora visibili lungo le contrade che circondano l'antica via Valeria. Nell'area denominata Porta di Civita è emersa parte di un pavimento musivo con tessere bianche e nere[21][22].

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

  • Area degli scavi effettuati nel 1950 da Antonio Cederna e Lucos Cozza. Da diverse trincee di scavo sono tornati alla luce innumerevoli bronzetti, frammenti di teste, facce, gambe, piedi, mani e, tra gli altri rinvenimenti, decine e decine di monete, tra cui quella con Giano bifronte[23][24].

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.pngLo stesso argomento in dettaglio: Riserva naturale speciale delle Grotte di Pietrasecca.
  • Riserva naturale delle Grotte di Pietrasecca, area naturale protetta dell'Abruzzo, istituita nel 1992. L'area carsica presenta la Grotta grande del Cervo e quella dell'Ovito dove sono stati scoperti, nel 2015, i cosiddetti "rami aquilani" grazie ad un lavoro di ricerca ed esplorativo che ha permesso di rilevare per la prima volta 200 metri di ulteriore profondità della grotta[25].
  • Il parco del Colonnello esteso su 15.000 tra sentieri e aree attrezzate presenta alcuni percorsi acrobatici. Nel territorio può essere praticato il canyoning con la guida di personale qualificato[26].

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[27]


Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.pngLo stesso argomento in dettaglio: Dialetto sabino.
Il dialetto di Carsoli e del suo territorio si inserisce nel gruppo carseolano (o sublacense) del dialetto sabino, che appartiene ai dialetti italiani mediani. È parlato attorno a Carsoli fra la Marsica e la Valle dell'Aniene.

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

  • 21, 22 e 23 agosto: feste patronali di Santa Vittoria;
  • Terza settimana di agosto: mostra di pittura contemporanea La Portella[28];
  • Primo maggio: festa patronale di Colli di Monte Bove;
  • 10 maggio festa patronale di Poggio Cinolfo;
  • 12, 13 e 14 agosto festa patronale di Monte Sabinese;
  • 15 e 16 agosto festa patronale di Tufo;
  • 15, 16 e 17 agosto festa patronale di Villa Romana;
  • Primo fine settimana di settembre: festa patronale di Pietrasecca[29].

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Foto panoramica di Tufo
Nel territorio comunale si trovano le seguenti frazioni:

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Panoramica della piana del Cavaliere

Agricoltura[modifica | modifica wikitesto]

L'agricoltura e l'allevamento sono da sempre importanti fonti dell'economia carseolana. Prodotti tipici di Carsoli sono i latticini, i salumi e la carni ovine e bovine.

Industria[modifica | modifica wikitesto]

Tra Carsoli ed Oricola, nei pressi dell'area autostradale della A24, ricade dagli anni 1970-80 il distretto industriale della piana del Cavaliere[5]. Si tratta di una delle aree industrializzate più importanti dell'Abruzzo montano. Operano nel distretto decine di aziende del settore manifatturiero dell'editoria, grafica, ottica ed elettronica e tante altre operanti nei settori del legno, ceramica, della metallurgica, della chimica, dell'abbigliamento e degli alimentari. Molte le aziende grandi e importanti che operano nel distretto carseolano: Il Sole 24 Ore, Rotosud Gruppo Espresso, Italpneumatica, Coca Cola, Mael, Lilli petroli ed Olivetti[30].

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Il paese è un ideale punto di partenza verso i borghi antichi situati sui monti carseolani che circondano la piana del Cavaliere e i numerosi sentieri naturalistici dell'alta valle dell'Aniene e dei territori limitrofi del sublacense e del lago del Turano.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Carsoli rappresenta un nodo viario molto importante tra il Lazio e l'Abruzzo. Lungo l'autostrada A24, poco dopo il confine tra le due regioni, c'è il casello di Carsoli-Oricola che serve la piana del Cavaliere. La strada statale 5 Via Tiburtina Valeria attraversa Carsoli nel tratto urbano collegando Roma a Pescara.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.pngLo stesso argomento in dettaglio: Stazione di Carsoli.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Municipio di Carsoli
Sul sito del Ministero dell'Interno sono disponibili i dati di tutte le elezioni amministrative di Carsoli dal 1985 ad oggi[31].
PeriodoPrimo cittadinoPartitoCaricaNote
27 maggio 200314 aprile 2008Luciano LauricentrodestraSindaco
15 aprile 200826 maggio 2013Mario MazzettiPd - lista civica "Carsoli Città Nuova"Sindaco
27 maggio 20138 gennaio 2015Domenico D'Antoniolista civica "Costruiamo il futuro ora"Sindaco[32]
12 gennaio 201531 maggio 2015Ilaria TortelliCommissario prefettizio
1º giugno 2015in caricaVelia NazzarroPd - lista civica "Carsoli domani"Sindaco

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

Il Real Carsoli è la principale società calcistica del paese. Raccoglie l'eredità prima del Carsoli calcio e, poi, della Piana del Cavaliere. Le formazioni hanno sempre militato nei massimi tornei dilettantistici abruzzesi. Lo stadio è intitolato a "Cesare De Angelis"[33].

Aviazione sportiva[modifica | modifica wikitesto]

A Carsoli è ubicata l'aviosuperficie "Il Pratone", utilizzata per il volo sportivo e ultraleggero[34].

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Anton Ludovico Antinori, Annali degli Abruzzi. Volume I. Dai tempi preromani fino alla venuta di Cristo (Abruzzo, XVIII secolo), ed. in facsimile Arnaldo Forni Editore, Sala Bolognese, 1971.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ D.P.R. del 17 aprile 2004.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Bilancio demografico Anno 2015 (dati provvisori) - Carsoli
  2. ^ Fasti, libro IV, capitolo IV (pag.286), Ovidio.
  3. ^ Fasti, libro IV, capitolo IV (pag.287), Ovidio.
  4. ^ Carsoli: il paese tra i monti Carseolani e la valle del cavaliere, Abruzzo24ore.
  5. ^ a b Distretto industriale della Piana del Cavaliere, Osservatorio Nazionale Distretti Italiani.
  6. ^ I monti Carseolani, I Montagnini.
  7. ^ Carseoli, TerreMarsicane.
  8. ^ Antinori
  9. ^ Storia di Carsoli, TerreMarsicane.
  10. ^ Comune di Carsoli, Città delle Grotte.
  11. ^ Sintesi storica, TerreMarsicane.
  12. ^ Chiesa di Santa Vittoria, Comune di Carsoli.
  13. ^ Piana del Cavaliere, Porta d'Abruzzo (galleria fotografica e sintesi storica), Paesaggi d'Abruzzo.
  14. ^ Pubblicazione Gazzetta ufficiale 16-12-2006, Gazzetta Ufficiale.
  15. ^ Chiesa di Santa Maria in Cellis, TerreMarsicane.
  16. ^ Chiese e monumenti di Carsoli, TerreMarsicane.
  17. ^ Chiese e parrocchie nella piana del Cavaliere alla fine del XIX secolo, Il foglio di Lumen (Andrea Di Pietro). URL consultato il 7-7-2016.
  18. ^ Chiese di Carsoli, BeWeB. URL consultato il 7-7-2016.
  19. ^ Frazioni di Carsoli, TerreMarsicane.
  20. ^ Castello di Carsoli, Regione Abruzzo.
  21. ^ Carseoli, Regione Abruzzo.
  22. ^ Civita di Oricola e l'antica città di Carsioli, Aequa.org.
  23. ^ Lo scavo di Antonio Cederna a Carsoli (ottobre 1950), Il foglio di Lumen. URL consultato il 7-7-2016.
  24. ^ Scavo archeologico eseguito da Antonio Cederna e da Lucos Cozza, ArchivioCederna.it.
  25. ^ Grotta dell'Ovito: scoperti i rami aquilani, Cavaliere News.
  26. ^ Parco del Colonnello, Ilparcodelcolonnello.it.
  27. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  28. ^ Il premio di pittura "La Portella", TerreMarsicane.
  29. ^ Feste, fiere e sagre di Carsoli, TerreMarsicane.
  30. ^ Abruzzo: analisi dei sistemi produttivi territoriali (PDF), Regione Abruzzo.
  31. ^ Archivio storico delle elezioni, Ministero dell'Interno.
  32. ^ Consiglio comunale sciolto a Carsoli, TerreMarsicane.
  33. ^ A.S.D. Real Carsoli, Figc Abruzzo.
  34. ^ Aviosuperficie il Pratone, Aviatorclub.it.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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