giovedì 28 febbraio 2013

Risposta a Totò Petrotto


Calogero Taverna Non me ne fotte un cazzo, perché non è questo il problema. Un deputato prende sottobanco tutto quello che vuole. Tu che si erudito come me sai bene che nell'antica Roma si pagava per avere un officium pubblico. Per questo abbiamo Verre e se sappiamo le cose anche Cicerone. L'ho annunciato e lo farò nella mia inquisitio in Contra omnia Racalmuto. Vorrò vedere se i tuoi eletti (che stimo perché davvero candidi, non per nulla per due o tre ore volevo persino votarli ma poi mi sono turato il naso ed ho votato Bersani) capiranno quello vorrò dire sulla modifica di Berlusconi nel 2002 del primo comma dell'art. 2389 c.c. e quindi addirittura della cancellazione del successivo punto sub1) del 2° comma dell'art. 2630 c.c. Un giochetto neppure avvertito che ha legittimato tutti quegli euro del figlio della tua Cancellieri o del mio quasi amico Geronzi  per inventate anzianità convenzionali. Le ho denunciate nel mio blog CONTRA OMNIA RACALMUTO. Forse giustamente manco l'hai intravisto. Vorranno questi fanciullini e queste fanciullette eletti occuparsi di faccende del genere per una moralizzazione seria per la quale tu molto meritevolmente e perigliosamente hai combattuto? Io ci spero tanto. Per fortuna in parlamento non  c'è Grillo che non so quanto interesse avrebbe a toccare certi tipi di interessi, certe esorbitanti remunerazioni surrettizie. Sapranno questi nuovi ed intemerati eletti capire il senso che tante raffinate denunce faremo alcuni vecchioni delle porte Scee  dell'Iliade che eccedono in "parlare fiorito"? Vorrai tu prestarti a spingere qualche tuo eletto a farsi informare da me per sfiziose richieste di inchieste parlamentari (e regionali), dandosi il caso che come diceva Peppi Buscarinu:  zittu ca Totu Marchisi sapi la liggi?

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