sabato 7 giugno 2014

Tanto rumore per un cassazionista a Racalmuto

L'avvocato cassazionista, uomo di vecchia scuola comunista, non si fa provocare. Lui tace e a me non riesce di farlo uscire dal suo mellifluo e sornione mondo. A dire il vero due volte non ha resistito. Una volta ha usato un termine di inusitata raffinatezza per dirmi che io sarei un mestatore politico che si inventa chissà quali infamie come quella di asserire che nella sua compagne vi erano mafiosi. Non mi era mai passata per la mente una cosa del genere e alla mia sogghignate risposta gli è toccato di chiedermi scusa. Una seconda volta, non potendone più, sbotta accusandomi di piccineria politica  per cui dicevo dico e dirò tutto quello che dico perché umiliato dal suo ripudio di darmi un posticino nelle sue  poco onorevoli schiere. A scanso di equivoci trascrivo la nostra segreta conversazione epistolare. Noterete però solo un suo spunto tutto cerimonioso e sfuggente. Certo io ho perso su tutta la line. Lui l'inciucio anzi gli inciuci l'ha fatti e persino senza battere ciglio ne sta pagando il conto. Sì con questi inciuci è risultato sindaco. Ma così ne valeva la pena? Io ho perso perché non sono riuscito a farlo perdere. Ma è colpa mia se nessuno mi ha voluto e nessun gruppo politico mi ha voluto dare il simbolo? Sì, diciamolo apertamente: è colpa mia! Mi dimetterò da politico attivo, tanto non lo sono stato mai. Ho lavorato Io nella vita, caro comunista Ancona!

Emilio Messana
Inizio conversazione in chat

18 aprile 20:59
Credo che mi si debba almeno dire se ho un ruolo nella competizione elettorale del PD e quale ruolo, anche perché devo rispetto a me stesso e siccome credo di avere un qualche valore non vorrei disperderlo.
Lo so che tu non guardi e non mi leggi- Tuo sacrosanto diritto caro Emilio. Ma mi hai snobbato per tre giorni. Non sono tipo da tollerare. Stavolta leggilo questo messaggio e dammi una risposta, qualunque, ma che mi convinca a desistere dall'atto plateale che il mio subconscio mi va imponendo con sempre maggiore impellenza. Guarda che io sono capace di tutto. Te l'immagini tu un mio passaggio plateale nella parte che ti è più avversa. Leggo stasera in Malgrado Tutto che saresti in procinto di porre in essere il peggiore inciucio che si poteva ipotizzare. Se fai l'inciucio caro Emilio io non solo non ti seguo ma ti lotto. E non mi sottovalutare.
20 aprile 21:33
Sino ad ora non ho ricevuto risposta alcuna quindi mi considero libero da ogni impegno e posso fare tutti gli atti plateali che ho in mente.

Caro Lillo, sono giorni concitati e di feste in famiglia. Sono sicuro che avremo presto tempo per confrontarci sulle cose da fare per il nostro paese. Quanto alla tua libertà, sia incoercibile come sempre.
20 aprile 23:26
Carissimo Emilio, con l'inciucio che stai cucinando manco terzo arrivi. Quanto ad inciuci gli altri son più bravi di te!!
6 maggio 15:41
Caro Emilio ... spero che almeno ora mi voglia concedere 10 minuti di ascolto. Mi servono per vedere come devo indirizzare il mio sostegno elettorale e come orientare una certa opinione pubblica indipendente che credo mi segua. Forse a te di questo non ti importa nulla. Non sarebbe una tragedia né per te né per me. Solo che ho da stigmatizzare quanto segue: Ieri sono stato dal tuo bunker. C'era Guagliano. Volevo tentare una qualche intesa. Mi ha fatto aspettare. Era nel suo diritto. Solo che mi ha consentito di ascoltarlo. Un malcapitato cercava ragguagli. Si è messo il Guagliano a dargli lezioni di diritto costituzionale. Me la scialavo. Assicurava che lui in forza dell'art. 3 della costituzione non faceva pagare la munnizza. Una simile scempiaggine non credo che un avvocato cassazionista come te possa tollerarla e addirittura permettere che ti si attribuisca
8 maggio 16:27
Carissimo Emilio, posso benissimo intuire che dietro di te vi siano corifei che ti spingano e ti costringano a glissarmi per timore che ti possa far perdere voti- Francamente penserei il contrario, ma poco importa. Credo però che a prescindere dalle formali effusioni mi debba significare come intendi avvalerti di me (se intendi avvalerti). Se no? che vuoi che ti dica? Scrivevano in Banca d'Italia che ero imprevedibile e irrefrenabile. Mi piacerebbe dimostrarlo a questo ignavo paese che corre verso un ignavo sindaco e una corrotta lista.
Fine della conversazione in chat
Visualizzato alle 8 maggio

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