mercoledì 20 agosto 2014

bis per il silenzioso sindaco di Racalmuto.

REITERO LA MIA LEETTERA AL SINDACO- MI ASPETTAVO ALMENO UN CENNO DI RICEZIONE. NULLA. SO BENE CHE LA TABELLA DI MARCIA DELL'ATTUALE AMMINISTRAZIONE , MINORANZA COMPRESA, ANZI MINORANZA SOPRATTUTTO, E': TACERE BISOGNAVA E ANDARE ... INDIETRO. UN CITTADINO VIENE LESO NEI SUOI DIRITTI FONDAMENTALI. ACQUISITA, A PAGAMENTO, LA RESIDENZA NEL SUO PAESE IN FASE DI GROSSO DECLINO ANAGRAFICO. PASSANO OTTO MESI ED ANCORA NON RIESCE A SCEGLIERSI IL MEDICO PER LA SUA ASSISTENZA SANITARIA. L'ASL DI CANICATTI' NON ACCORDA LA SCELTA MEDICA PERCGHE' ESIGE UNA DOCUMENTAZIONE SCRITTA A FIRMA DEL COMUNE DI RACALMUTO: CARTA DI IDDENTITA' O ATTESTAZIONE COMUNLE. VADO AL COMUNEE L'UFFICIO TESSERE PRIMA APPRONTA IL DOCUMENTO E DOPO, INTERVENENDO UN'ASSENTE FUNZIONARIA, LA NEGA CON L'ESILARANTE PRETESA DI AVERE PRIMA L'AUTORIZZAZIONE "SIC" DI ROMA, LA MIA VECCHIA CITTA' DI RESIDENZA, CHE ISTANTENEAMENTE MI HA CANCELLATO SU SEGNALAZIONE DEL COMUNE DI RACALMUTO ALL'ATTO DELLA CONCESSIONE DEL  L'ISCRIZIONE A QUEST'ALBO ANAGRAFICO. TENGO A PORECISARE CHE GIA' MI E' STATA RILASCIATA LA CARTA ELETTORALE.  MI SI DICE DI ANDARE ALL SOTTOSTANTE UFFICIO ANAGRAFICO PER IL RILASCIO DI UN ATTESTATO DI RESIDENZA. CI VADO. UNA SPAURITA IMPIEGATA (FORSE LSU) MI DICE CHE ORMAI NON SI RILASCIANO PIU' A RACALMUTO CERTIFICATI DI RESIDENZA. IN CAMBIO MI DA' UN MODULO PER L'AUTOCERTIFICAZIONE CHE PERO' L'ASL DI CANICATTI' NON MI AVEVA ACCETTATO. CON LA CODA IN MEZZO ALLE GAMBE ME NE VADO VIA SENZA NULLA IN MANO SALVO AVERE LE ORECCHIE STORDITE DALLE GRIDA DI GUAGLIANO CHE  NOIN SO PERCHE' GRIDASSE NEI CORRIDOI DEL COMUNE.

aro sindaco, stamani sono rimasto vittima di una arrogante inefficienza del tuo Ufficio TESSERE- Questo è posto al primo piano e cos si costringono i poveri vecchi come me o peggio gli handkappati a farsi tre  rampe di scale. Alle 10,45 mi presento in quell'ufficio per  avere rilasciata la carta di identità e così finalmente ottenere da Canicattì l'assegnazione del medico di cui all'attuale normativa di settore. Una signora di una gentilezza estrema svolge encomiabilmente il suo dovere di ufficio. Mi invia alle Poste per il pagamento di quanto dovuto. Mi assento per l'adempimento de quo. Ritorno e trovo una signora attempata e piuttosto robustella che prende ora lei la pratica in mano  (prima non c'era. Dov'era? Assente? giustificata?) e mi soleva tutta una serie di obiezioni senza  capo né coda. Risultato il rilascio della tessera già pronta non mi viene concesso. A me le parole non bastano. Dille che mi metta per iscritto le ragioni del diniego. Vi sono altri aspetti esasperanti. Non voglio qui renderli palesi. Al momento opportuno e ove occorra. La macchina amministrativa così non parte. Tu naturalmente non c'eri. Il segretario è araba felice. Ho visto solo agitarsi Guagliano. A che titolo? ma questo come vive? e con quali deleghe fa il supersindaco? Comunque l'ufficio tessere ha impiegati a singhiozzo e si permette dinieghi che già mi hanno procurato danni non indifferenti.

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