giovedì 28 agosto 2014

Lettera al sindaco di Racalmuto

C'è questo (signorilmente e ineccepibilmente puntualizzato da Santino Petruzzella) e ben altro, come varie volte ho cercato di segnalare. Ma il Sindaco ha ormai deciso di serrare i suoi padiglioni auricolari.  Emblematica questa faccenda del suo diario: prima giornaliero, poi settimanale, poi forse mensile ed ora tutto tace almeno dal 3 agosto. Se ferie, cribbio quanto sono lunghe! Il mio amico Fofò mi segnalava ieri sera che un bel finanziamento di oltre due milioni (sic: due milioni) di euro sta andando in fumo per tutta una serie di errori e inadempienze dei nostri approssimativi funzionari comunali. Sta cercando di incontrare il Sindaco per suggerire certe rattoppi che lui per competenze professionali ben conosce. Niente non riesce a parlare con il Sindaco- Ma io ho la mia Odissea personale. Sono otto mesi senza medico di base dopo la conquista a pagamento della residenza a Racalmuto anziché nella Capitale Italiana, cioè Roma. I signori delle Tessere del Comune di Racalmuto, inventandosi fattispecie cervellotiche, mi negano un mio sacrosanto diritto: quello di avere una Tessera ove viene specificata la mia nuova residenza senza di che gli altri artisti degli ostacoli burocratici dell'ASL di Canicatti il medico di base il mio amico Totò Sardo non me lo assegnano. Ben cinque volte mi sono lagnato di ciò col Sindaco Emilio Messana, ma questi si estranea del suo perseguito alto Ufficio e manco al mio saluto (scritto) risponde. Non mi resterà nient'altro che adire le vie giudiziarie. Per fortuna di avvocati di famiglia ne ho una caterva. Quando poi gli uomini di Cablash si vedranno perseguiti a titolo personale per omissione di atti di ufficio, scriveranno su Regalpetra Libera felice di pubblicare, come già avvenuto, che io sono un fetente delatore. Pazienza: a me la tessera comunale serve!!!!!

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