sabato 10 settembre 2016

C'era una volta a Racalmuto la FONTANA DEL VOZZARO- Vozzaro era (ed è) la 'ngiuria di una degna famiglia racalmutese. Cosa abbia a che fare con il del Vozzaro non so-
Vi era in quella contrada sotto il Castelluccio un reperto archeologico di grande rilevanza: per me una fontana d'epoca araba, unico cimelio in loco di quella bicentenaria sudditanza racalmutese ai musulmani. come dire sotto la odierna odiata civiltà dei berberi tripolitani o libici, a seconda dei gusti.
Un te...mpo stavano demolendola per sfruttare qualche palmo di terra sul monte Castelluccio. Il vigile (allora) Giacomino Lombardo, mio caro amico, ebbe a salvarla mentre se ne andava a zonzo a cacciare conigli selvatici.
Questo pomeriggio mi accingo a sperimentare una tre giorni peripatetica sulle tracce delle sei civiltà che si sono avvicendate nelle periferiche lande del pase che chiamano, mio malgrado, di Sciascia: a partire da quella sicana allora prospera sopra lo zubbio che si è avvallato alle pendici dell'antro (ex inghiottitoio) che impropriamente chiamano la grotta dello sciasciano fra Diego La Matina, a quella greco-romana, alla bizantina all'araba, sino alla civiltà castellucciana dei Chiaramonte.
Solo io conosco luoghi, reperti e siti archeologici e storici di questo mio amatissimo ma vulneratissimo luogo natio.
Scendo a Bellanova e la strada antica e storica che portava a Gibillini (miniera) sparita: acque piovane la solcarono sino a renderla impraticabile e subito rapaci trattori ne hanno fatto proprietà privata di questo o quel vicino.
Le autorità racalmutesi, ovvio, dormono. Figurarsi: non riescono a differenziare la monnezza (anche se per i rapporti acquisitivi di provvidenze non vi sarebbe problema: RISOLTO.)
Ma non finisce qui la mia amara sorpresa: ciò che Giacomino Lombardo aveva scongiurato ora dondolanti uomini di potere comunale sono riusciti tranquillamente a portare a compimento.
La fontana del Vozzaro non c'è più.
Tutti tacciono, nessuno sa!
Ma io qui denuncio. Se sindaco, giunta, assessore alla sua personale cultura ignoreranno dovrò bussare alle porte dei tribunali penali, a quelle della dormiente Soprintendenza di Agrigento e al limite troverò ascolto almeno a Roma- Ove in qualche modo conto ancora.
Spero che non ve ne sia bisogno. Forse i miei amici dell'Ufficio Tecnico di Racalmuto e del corpo dei Vigili Urbani di Racalmuto sapranno imporre immantinente la restitutio in integrum-.E' possibile, è doveroso-
Calogero Taverna
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