domenica 8 ottobre 2017

Domenico Porzio: Parlavamo di tirannia, e della stupidità degli adulatori. Guarda però il caso di Cicerone, questo avvocato democratico e senatoriale, aspirante alla nobiltà. Ormai l'impero non poteva essere più governato con la repubblica. ma lui non si rassegna al cambiamento, vuole difendere le istituzioni, il Senato in cui oltretutto la corruzione e le sopraffazioni erano all'ordine del giorno. Come mai?

Leonardo Sciascia: Aveva una certa idea e la difendeva. Chissà, può darsi che se ne accorgesse che era tutto inutile, ma ci sono dei momenti nella storia in cui vedendo che tutto ci è contro non ci si arrende, si continuano ad affermare dei privilegi in cui si crede. Anche il fascismo a un certo punto sarà sembrato un processo irreversibile verso cui la realtà italiana si avviava, progrediva e in un certo senso migliorava. E tuttavia coloro che avevano dei principi lo avversavano, con il rischio di restare per sempre sconfitti. Se Mussolini non fosse entrato in guerra, probabilmente oggi avremmo Ciano a capo dello Stato.

Domenico Porzio: Tu dici?

Leonardo Sciascia: Sì.

Domenico Porzio: Ma come, ora che anche le monarchie di stampo comunista si dissolvono, vuoi che invece qui, senza la guerra, sarebbe rimasto il fascismo?

Leonardo Sciascia: Sì. Forse, l'uomo intelligente vede i germi della morte che sono presenti nell'apparente buona salute. Uno come Salvemini poteva intravedere nel fascismo i germi della morte. Ma non uno come Gramsci.

D.P.: Perché Gramsci non poteva?


Leonardo Sciascia: Perché Gramsci credo che degli uomini pensasse la stessa cosa. In definitiva pensava che gli uomini si governano così.

D.P.: Mi avervi detto una volta che purtroppo Gramsci non ha mai criticato Stalin.

Leonardo Sciascia: Credo che sia stato così. Non poteva. Il 'buio a mezzogiorno' coinvolgeva anche lui. La persona più stupida che ho incontrato nella mia vita è stata, posso dire, Robotti.

D.P.: Robotti il comunista?

Leonardo Sciascia: Il comunista, sì. Perché quando un uomo che non ha tradito viene preso dalla Polizia di Stato, torturato, gli rompono la spina dorsale e continua a credere nel comunismo, è uno stupido. E' assolutamente uno stupido. Sa dentro di sé di essere nel giusto, di non aver tradito, eppure viene accusato di tradimento di eresia e subisce le torture più spaventose, ma continua ad essere comunista. E continua a parlare di comunismo nel modo più stupido. Nelle 'Parrocchie di Regalpetra' non faccio un nome ma è lui l'uomo che viene a Racalmuto, tiene un comizio e spiega ai contadini che cosa è il Kòlchoz, ossia una specie di paradiso. I contadini erano vessati dall'ammasso obbligatorio: in quel momento capiscono che il Kolchoz è la continuazione dell'ammasso. Ed è allora che il Partito comunista tocca il punto più basso di voti. Nel 1948. Questo è uno stupido integrale. [ Fuoco all'anima, pagg. 102-104]

--- Fuoco all'anima è un libro messo all'indice. Non dalla chiesa ma dalla famiglia di Sciascia con ì'osanna dell'inutile ma dispendiosissima Fondazione Sciascia di Racalmuto. Pubblicato da Mondadori, ma finito nei magazzini in attesa che la famiglia si accontenti della partecipazione agli utili da vendita.

Lezione magistrale di Sciascia, ma acida orticante eretica blasfema. Se Gramsci non viene associato alla cretineria del comunista Robotti poco ci manca.

Il fascismo? una gran cosa. Se non ci fosse stata la guerra il capo assoluto dello Stato, dopo la morte di Ciano sarebbe sicuramente stato FINi. E ci avremmo guadagno. Altrove: mafia e antimafia le due grandissime piaghe della Sicilia.

Intelligenza siciliana a profusione. Se intelligenti noi siciliani la pensiamo come Sciascia anche se, come me, finiremo col vorare per Fava.

Questi centronordici non sono in grado di capirci a noi siciliani 'intelligenti'. Gli altri sono furbi e vogliono avere i favori che solo Angelino Alfano sarebbe in grado di fare. E non vogliono pagare le tasse perché sono totali evasori. I nordici ci mandano Rossi toscano a predicarci che dobbiamo pagare le tasse. Povero Fava, verrà sciolto nel nulla a prescindere dall'avvocato Pisapia, il Cicerone porziano del terzo millennio.


Medìtate gente. meditate.





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