venerdì 15 marzo 2013


Ne è passato di tempo da quel sabato 17 dicembre del 2011 da quando, cioè, con tono sommesso – a me non consueto – cercavo di sollecitare l’attenzione di politici ed amministratori ad affrontare la spinosissima questione delle tasse locali a Racalmuto. Sordità totale dei politici bipartizan racalmutesi, sordità totale del consiglio comunale di allora ancora in carica, sordità totale del missus panormitanus allora in funzione di Sindaco, sordità totale della Triade di Diomede, sordità totale dell’attuale Triade ROMANA che ci regge ma non governa.

Certo l’eloquio è  oscuro, ma non tanto che chi doveva avere orecchie da intendere non riuscisse ad intendere.

 

La questione dopo peggiorò ed oggi siamo alla debacle del sistema tributario locale di questo martoriato paese che porta il nome di Racalmuto ma viene letterariamente inteso come Regalpetra.

Prima o poi dovrà pur venire il GIORNO DEL GIUDIZIO!

inviato:
sabato 17 dicembre 2011 06:14:37
 
 
 
A:
regalpetralibera@libero.it

 





 

Carissimo Sergio,
innanzitutto rallegramenti sincerissimi per il tuo blog (che mi sta consentendo di entrare nei misteri dolorosi dell'acefala amministrazione locale).
Sono alla ricerca affannosa (si fa per dire) di qualche consigliere comunale che abbia l'ardire di presentare la seguente interrogazione o interpellanza comunale. Potresti aiutarmi a trovare il sullodato rappresentante del popolo di Racalmuto (trasversalmente)?

"Premesso che un cittadino romano lamenta di avere subito alla fine del 2010 un indebito accertamento su una inesistente evasione fiscale della seconda rata dell'ICI del 2005;
- che lo stesso, dopo avere corrisposto l'indebito perché riteneva suo obbligo rispettare il brocardo SOLVE ET REPETE, ha poi accertato che aveva già assolto la sua obbligazione fiscale nei tempi e nelle forme di legge;
- che dopo fastidi, preoccupazioni, spese varie, viaggi da Roma a Racalmuto, nervosismi per le lunghe attese nei corridoi di questo Comune ed altro, gli veniva riconosciuta la regolarità del suo comportamento e, con grande sorpresa dell'interessato gli veniva praticato, seduta stante, uno "sgravio" molto dubbio quanto a ritualità, ammissibilità, efficacia, estensibilità, impregiudicabilità ed altro ancora;

trascendendo il caso singolo, emblematico comunque, anche a discarico di responsabilità di questo Consesso comunale per doveri di vigilanza;

SI CHIEDE
l- quale attività addestrativa sia stata svolta e quale si intende praticare, specie in relazione alle incombenti riforme in materia di federalismo fiscale e della ormai certa ristrutturazione del tributo che andrà a chiamarsi IMU;
- quale equa ripartizione e tassazione ci si accinge a varare, dopo studi di settore ed approfondimenti giuridici e tecnici, del nuovo assetto catastale, in vista della soppressione del catasto immobiliare rurale e delle rivalutazioni degli estimi in generale;
- quale riorganizzazione degli uffici tributari comunali si sta studiando con l'immissione di personale qualificato e di strutture informatiche idonee (si pensi che attualmente i pagamenti ICI con F24, per quanto se ne sappia, non pare che vengano da anni recepiti per carenza dell'obsoleto programma informatico cui forse si debbono i tuzioristici accertamenti che il sullodato cittadino lamenta);
Pertanto

SI PROPONE

- la costituzione di un gruppo di studio con poteri anche ispettivi;
- l' avvalimento di centri collaborativi che a titolo gratuito contribuiscano alla progettazione di nuovi paradigmi organizzativi per una maggiore funzionalità degli uffici tributari territoriali;
-in ogni caso, la rivisitazione della disciplina impositiva locale di competenza consiliare, ai fini di un più equo carico impositivo"


Ovvio che ogni responsabilità ricade sul sottoscritto dott, Calogero Taverna.

Mi rimetto al tuo buon cuore e arrivederci alle prossime mie puntate anche per un dibattito sulle tue intriganti frecciate politiche e civili.

Abbimi per firmato

Calogero Taverna


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