mercoledì 13 novembre 2013

A proposito di un trafiletto apparso oggi in Malgradotutto sulla faccenda MATRI

Si sa - magari fra pochi intimi - che non amo Malgradotutto, non ne amo l'entourage (meno Gigi e Totò che qui affettuosamente saluto, per obblighi di parentela), men che meno quelli che chiamo i figliolini della Noce. Ho una vecchia partita aperta con la gestione della Fondazione sin dai tempi dell'opera pro se del Parco Letterario Leonardo Sciascia. Oggi debbo però rendere omaggio all'intelligenza, all'obiettività, alla nobile passione civica e soprattutto al coraggio di Egidio Terrana. Mi vien fatto di dire: eh, certo è l'unico grottese! Innanzitutto mi associo al giornalista Egidio Terrana quanto alla richiesta da lui avanzata a questo signor Commissario Galeani. Mi vien fatto di dire a che titolo, con che competenza concede a Savatteri il permesso di prendere documenti dalla Fondazione (ammesso che davvero lì stessero) portarseli (o fotocopiarli, per me è lo stesso)a Matrix) e lasciar passar liscia la faccenda che il figlio di uno strano amministratore della Fondazione sembra avere disponibilità di carte della Fondazione senza che nessuno ne sapesse nulla. Una domanda per ora semplicemente maliziosa: Matrix ha pagato per quelle carte? A chi? quanto? La fondazione ne ha avuto un ristoro? Galeani - che è da pensare nulla sapesse  - ora non può dire che non sa. Questa la manderò alla sua segreteria, la invierò per posta e mi riservo di aggiungere ulteriore carne a quel fuoco che sto covando da un paio di anni. Con l'occasione, ho scritto e qui ripeto: dove è finito il carteggio Ficarra? (qui siamo nell'innocente meno qualche scomunica magna ipso facto. E chi se ne frega!) ma anche dove è finito il fascicolo Sindona? Lì vi è anche il mio nome. I miei eredi potranno forse avere voglia di sapere la veritàs u qualcosa che poteva costarmi lagrime e sangue come  sono costate lagrime  e sangue al grandissimo Sciascia;  a me no perché ho avuto la scaltrezza di mandare a quel paese il mio compagno di liceo Nico Matina e di incontrare tutto sommato quel galantuomo di Imposimato.  Sciascia invece subì l'onta dell'ufficio giudiziario dell'eternamente idolatrato Falcone.

Nessun commento: