sabato 12 luglio 2014

Totò Petrotto ha torto o ha ragione? Io gli do piena ragione. Forse qualche ritocco rettificativo della genesi di tanti mali non guasterebbe. Forse precisare che i nostri tre ultimi commissari non sono tutti e tre di provenienza ministeriale ma provengono dalla prefettura dalla regione e solo uno dal Ministero se sono bene informato (e su questo non ci giurerei). Credo inoltre che tante colpe vanno spalmate e non concentrate. ma poco importa! Importa secondo me che più che il nuovo sindaco tutto preso a inventariare i mali del paese anziché preoccuparsi di sistemare le faccende, sia la minoranza che bene ha fatto a non compromettersi con la maggioranza a colloquiare persino nella sala del consiglio con quei cittadini, stanziali o meno che siano, per fare opposizione propulsiva, risolutiva di guasti e disturbi. Ad esempio chi scrive avrebbe tanta voglia di prospettare ai signori Consiglieri di Minoranza la sua visione delle cose e soprattutto la conseguenziale via riparatrice, insomma collaborazione attiva e non lamentele accusatorie che finisco con l'apparire excusationes non petitae.

Totò Petrotto ha torto o ha ragione? Io gli do piena ragione. Forse qualche ritocco rettificativo della genesi di tanti mali non guasterebbe. Forse precisare che i nostri tre ultimi commissari non sono tutti e tre di provenienza   ministeriale ma provengono dalla prefettura dalla regione e solo uno dal Ministero se sono bene informato (e su questo non ci giurerei). Credo inoltre che tante colpe vanno spalmate e non concentrate. ma poco importa! Importa secondo me che più che il nuovo sindaco tutto preso a inventariare i mali del paese anziché preoccuparsi di sistemare le faccende, sia la minoranza che bene ha fatto a non compromettersi con la maggioranza a colloquiare persino nella sala del consiglio con quei cittadini, stanziali o meno che siano, per fare opposizione propulsiva, risolutiva di guasti e disturbi. Ad esempio chi scrive avrebbe tanta voglia di prospettare ai signori Consiglieri di Minoranza la sua visione delle cose e soprattutto la conseguenziale via riparatrice, insomma collaborazione attiva e non lamentele accusatorie che finisco con l'apparire excusationes non petitae.

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