venerdì 26 settembre 2014

Ripeto

Gentilissima signora Giusi. Lei è stata molto signorile nel contestarmi e di questo Le sono grato. Ma nella sostanza dovrebbe convenire con me. Non è questione di pareri e opinioni. L'Italia sta attraversando un momento difficile  a livello internazionale. Se noi italiani ci mettiamo a denigrarci. non ne usciamo. Occorre un pizzico non di stupido nazionalismo , ma di amore patrio. Diciamo che dovremmo usare di più la virtù non so se teologale o altro della prudenza. I mercati mondiali aspettano proprio questo per massacrarci. Senza fiducia il nostro debito pubblico (che debito poi non è essendo posta patrimoniale) va in SOFFERENZA. Nessuno all'estero sottoscrive più i nostri titoli di Stato. E noi abbiamo bisogno di avere in prestito questi capitali ESTERI. E questo perché noi non siamo mai stati colonialisti come l'Inghilterra,  Stati Uniti, la Francia la Germania,Paesi Bassi etc. Italiani brava gente si dice nel modo. Questo genera fiducia e la fiducia è veicoloper gli occorrenti prestiti. Guardi che io non sono né fascista né nazionalista, né democrstianoné massone. Sono solo un vecchissimo, ottantenne vetero comunista tutt'altro che pentito. Non sono avvocato e manco professore, non sono poeta e manco storico. Ma qualcosadella gestione della cosa pubblica so. Chi si fa fregare in carriera vuol dire che non merita promozioni. Non lasciamoci abbindolare da chi perdiversivo crea falsi problemi. E la politica non ammette sentimentalismidi sorta. E mi consenta di dirle che le donne ancora sono facili prede di questi imbonitori da strapazzo: dal nulla tirano fuori colossali scandali privi di ogni equalsiasi fondamento- Mi creda.

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