lunedì 3 agosto 2015

i numeri del sindaco

Carissimo e apprezzatissimo Santo Petruzzella,
sai bene con quanto interesse io ti seguo, come sai bene illustrarmi gli intrighi monnezzari racalmutesi, come riesci ad essere moderato didattico e costruttivo.
Ma anche tu come me finisci con le vacuità della vox clamantis in deserto. Mi confidano che tronfiamente un principe consorte di una elevata nostra rappresentante al comune vada dicendo: gridate, gridate, gridate, noi andiamo dritti per la nostra strada e ce ne fottiamo di voi tutti. Noi sappiamo di far bene.
Bene come? Grida e rigrida, Aro e non Aro, illegali accertamenti con adesione, 290 avvisi revocati per fasullità accertative, 2700 accertamenti fanfaroni squinzagliati ( e poi vorrebbero farmi credere che non vi è stata folle persecutoria indebita dissennata attività accertativa, il tutto in favor fisci: noi mandiamo e dichiariamo la gente evasore fiscale e se hanno regione gliela riconosciamo. Così 2700 cittadini finiscono in on line come evasori fiscali e voglio vedere quale banca dà loro un euro di fido); una volta il sindaco grida che ha recuperato oltre 230 mila mq. evasi un'altra limita il danno a manco 56 mila mq. (e nell'uno e nell'altro caso gli intoccabili restano intoccabili: fondazioni, stabili organizzazioni, castelli ancora al catasto rurale, 580 case rurali finite non so come, alti dirigenti comunali, mancati sindaci, ex sindaci e amministratori vari di vario e pur contrastante colore). Dei 15 milioni di euro che la dissennata attività accertativa resa a suo tempo nota dal nostro sindaco, secondo i miei calcoli, al giorno d'oggi pare che il recupero non superi i 170 mila euro: tanto rumore per nulla.
Per nulla forse no! Se il Sindaco, come credo, ha fatto un atto furbo, ha il mio plauso. Se a quei rompicoglioni dei sedicenti giudici della corte dei conti palermitana, tra un articolo scandalistico avverso qualche loro stretta congiunta e l'altro, il nostro Sindaco può turlupinarli dicendo che ha fatto tutti gli atti di rigore possibili per il recupero di crediti precorsi, salva l'anima sua e in definitiva la nostra.
Ma caro Santo, facciamo un po' di autocritica anche noi. Sai bene quanta simpatia ho per il M5S. Non ne posso far parte solo perché vetero comunista tutt'altro che pentito, ma dimmi non merito per lo meno un vaffanculo dai tuoi rappresentanti regionali e nazionali? Ho ricevuto nel mio casolare di campagna un tuo deputatino regionale. L'ho fatto sbadigliare per due ore. Alla fine mi ha chiesto se c'era un bagno. Vi ha fatto pipì e chi si è è visto vi è visto. Non gli chiedevo favori personali. Grazie a Dio non ne ho bisogno; cercavo solo di condurlo per la retta via quanto alla questione monnezzara di Racalmuto. Cribbio: Guagliano dice che con seicento mila euro all'anno la monnezza sarebbe più che ben pagata (ed io sono una tantum d'accordo con lui). Il Sindaco ora ci dice che no, ne occorrono un milione e trecento mila di euro e sino al mese scorso nel suo ARO diceva che bastavano meno di un milione di euro. E anche ora ci dice che avere i COMMISSARI fatto gravare sulla pelle dei racalmutesi un esorbitante onere di un milione e ottocentomila euro hanno proprio esagerato. Bene: e il tuo rappresentante regionale manco un chiarimento chiede alla Regione Siciliana. Non è manco capace di costringere gli organi di controllo ad un serio accertamento perché - è inutile negarlo - qui gatta ci cova, qualcuno mangia e forte magari tramite lucrose assunzioni di mogli in organismi collaterali.
E una tua brava senatrice molti mesi mesi fa mi ascolata per un altro paio di ore, acquisisce una mia proposta di interrogazione parlamentare, ha sul tavolo un vostro faldone documentale tra cui non c'è il famigerato regolamento del millennio scorso ma c'è il perduto, secondo Petrotto, allegato della perimetrazione. Beh! dopo tanti mesi almeno un vaffanculo da parte della senatrice me lo merito o no? Già mi offende molto il silenzio iattante del nostro beneamato sindaco Emilio Messana; il silenzio di una senatrice di un partito che entro tre anni avrà in mano il comune di Racalmuto, la provincia di Agrigento, la Regione Siciliana, lo Stato Nazionale ed anche il COMUNE DI ROMA ove abito, mi accascia.

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