mercoledì 2 agosto 2017

Ettore Giuseppe Tancredi Messana da Mussomeli a Riesi (1919, ottobre)

Ettore Giuseppe Tancredi Messana da Mussomeli a Riesi (1919, ottobre)




Ettore Giuseppe Tancredi Messana, classe 1884, di Racalmuto, ad un anno della fine della grande guerra del '15-'18 , già laureato in giurisprudenza a Palermo, sposato e padre dell'unico figlio che avrà, stenta a fare l'avvocato a Racalmuto.
Anche suoi validi colleghi stentano: un paio avevano preso la via della magistratura, un altro sarà ufficiale dei carabinieri. Ettore sceglie la polizia.
Nei primi di Ottobre del 1919 lo troviamo vice commnissario in quel di Mussomeli, un paese dell'interno nisseno, malandato, povero, in fermento ma ancora i rigurgiti mafiosi non sono pienamente chiari. Il celebre Genco Russo è di là da venire. Il Fascismo non si sapeva neppure cosa fosse, ammesso che in quell'anno potesse dirsi già sorto.
L'ex avvocato Ettore Giuseppe Tancredi è un moderato ma blando, arriva persino a propendere per idee socialiste, abbagliato dall'intelluttuale di turno racalmutese, il mefistofelico Viciu Vella.
Nelle vesti di poliziotto non si trova a suo agio. Non ha il cipiglio dello sbirro. In fondo è un intellettuale. Ha discreta cultura. Non so se legge Maffeo Pantaleoni.
Proprio in quell'anno esce un libro di costui per i tpi della prestigiosa casa editrice Laterza. S'intitola 'La Fine Provvisoria di un' Epopea'. Libro settario ma colto, espressione di una Destra irritata, spietata, virulenta. Il XII capitolo è contro il siciliano Orlando. "E' caduto, finalmente, l'on. Orlando, dopo avere arrecato al paese danni incalcolabili! Debole di carattere quanto una femmina, ora vaneggiante per euforia, ora pieno di pianto come un moribondo che per le colpe incontrate tema la collera divina, maestro di bassa astuzia parlamentare, bugiardo come un curiale, retore che anziché incantare gli altri, sé medesimo incanta, dominato ognora da mascalzoni del partito ufficiale socialista (PUS), di cui la violenza plebea a lui dà la pelle d'oca, da mascalzoni arrivisti che, attraverso ai serpeggiamenti della massoneria burocratica, riuscìvano ad affiancarglisi."
E Nitti che era subentrato ad Orlando? Direi che il Pantaleoni è piuttosto attendista, ma non stima molto il nuovo primo ministro: " Il Nitti è ancora un'incognita. Lo sarà per tempo brevissimo ... Non basta atteggiarsi a dìfensore dell'ordine pubblico in dichiarazione alla Camera , al Senato, in circolari ai Prefetti! Ciò è già qualcosa, non è abbastanza. Il ripristinamento dell'ordine pubblico implica lotta a fondo, con i fatti, contro il bolscevichismo operaio, contro la violenza sindacalista, contro una lega di circa 45 mila massoni che ricattano ogni ministero perché stanno nascosti nella burocrazia e ne sabotano i servizi e contro il bolscevichismo clericale che ha per capo Miglioli e corrompe già il partito popolare italiano. "
Non siam certi che Messana si sia abbeverato a questa letteratura politica, ma erano idee, sentimenti, predicazioni che ebbero a scuotere la fede socialista di Ettore. Un po' amletico, ma pur sempre uomo deciso, propenso all'ordine, schivo da estremismi, il Messana viene attenzionato dalla equivoca Prefettura di Caltanissetta (la Questura doveva essere ancora definita). Ed ecco che vien chiamato a sedare strane rivolte a Riesi. Vi era una testa calda che agitava le masse. Si chiamava Butera. Vi era un guazzabuglio sociale connesso ad una residuale antistorica realtà feudale. Vi era un deputato, il Pasqualino, sfuggente, inane. Messana vi finisce dentro e tenta suo modo di ristabilire l'ordine pubblico come l'ha studiato all'Università, come l'ha succhiato nella sua famiglia borghese, fatta di galantuomini, intrisa di quella signorilità tutta meridionale, tipicamente locale, mineraria più che agricola.
Ditemi quel che volete, ma questo dileggio dell'ANPI di Palermo non ha senso alcuno, è solo ebetismo politico, astio sociale, incultura storica.
"Orcel viene assassinato ad un anno dalla strage di Riesi del 1919 dove vengono assassinati 15 contadini compreso un tenente di fanteria che si era opposto all’ordine fascista di sparare sui contadini che manifestavano per la riforma agraria. Ad ordinare il fuoco in solidale intesa con la mafia è stato un fascista della prima ora, Ettore Messana di Racalmuto, ufficiale di P.S., poi membro dell’OVRA, il servizio segreto, efferato criminale di guerra questore a Lubiana negli anni 40 ed infine lo ritroveremo inspiegabilmente ….Ispettore generale di polizia in Sicilia negli anni 1945!"
Tutti siam buoni a diffamare, l'ANPI di Palermo in questa circostanza è solo scellerata.

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