sabato 11 novembre 2017

Letto con ingordigia ma non metto l'algido mi piace. Storia vetusta di un vetusto vivere, oggi di ben altro candore si vive e si muore. Calato il sipario su millenni di tremulo amarsi e di cinico sposarsi, il paradigma odierno del vivere vede forse quel bambinello ricciuto di snello svettare, di rada peluria di svogliato copulare svegliarsi un mattina e nell'omologarsi a quel diverso genitore protocollare sorgergli un dubbio qualche tempo prima vago e di improvviso mirando mattiniero una tremula stella divenire irrinunciabile certezza. Cercare ora il vero padre, chi davvero lo generò, chi aveva sogni e dolori, ritrosie e rifiuti come i suoi, come il suo accasciarsi nella moderna opulenza. E capì e certe lettere gelosamente custodite dalla madre che aveva sbirciate gli rivelano perfide e ingrate mendacio. E l'inizio dell'odio verso la donna scoppia con sordido furore. Fu lui e solo lui a nascere nell'inganno nella virulenza del mondo, nel truce laidare l'amore.

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