domenica 7 gennaio 2018

L'equivalente del vescovo Montero di Pirandello dovrebbe essere mons. Bartolomeo Lagumina. Perché mai Sciascia infierisca tanto su questo presule d'alta cultura non sappiamo. Forse perché non stronca proprio l'abate Vella del Consiglio d'Egitto Sciasciano? Boh!
Bartolomeo Lagumina
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Bartolomeo Maria Lagumina
vescovo della Chiesa cattolica
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Incarichi ricoperti
Vescovo di Agrigento
Nato
4 luglio 1850 a Palermo
Ordinato presbitero
21 dicembre 1872
Nominato vescovo
28 novembre 1898 da papa Leone XIII
Consacrato vescovo
11 dicembre 1898 dal cardinale Michelangelo Celesia
Deceduto
2 novembre 1931 ad Agrigento
Bartolomeo Maria Lagumina, conosciuto semplicemente come Bartolomeo Lagumina (Palermo, 4 luglio 1850 – Agrigento, 2 novembre 1931), è stato un vescovo cattolico, arabista, orientalista, numismatico e scrittore italiano.
Indice [nascondi]
1 Biografia
2 Genealogia episcopale
3 Opere
4 Bibliografia
5 Altri progetti
6 Collegamenti esterni
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Studiò in seminario insieme al fratello Giuseppe, apprendendo l' ebraico. In seguito studiò la lingua araba, suscitando l'interesse dello storico e senatore del Regno d'Italia Michele Amari, e ne approfondì la conoscenza a Roma, sotto la guida di Celestino Schiaparelli e Ignazio Guidi.
Fu ordinato sacerdote il 21 dicembre 1872 a Palermo, all'età di 22 anni. Nel 1873 ottenne prima la libera docenza e poi la cattedra di ebraico presso l'Università di Palermo. Nel 1875 venne nominato ispettore del Museo nazionale di Palermo. Nel 1883 divenne capo della Commissione per il restauro e la conservazione dell'antica Girgenti per conto del Ministero della Pubblica Istruzione di Agrigento e due anni dopo, nel 1885, assunse il ruolo definitivo della cattedra di lingua e letteratura araba dell'Università palermitana. Durante questo periodo fu anche membro della Società siciliana di storia e patria, dell'Accademia di scienze, lettere e belle arti di Palermo e della Società asiatica italiana.
Nel 1885 (o 1887) ricevette da papa Leone XIII la laurea honoris causa in teologia. Nel 1890 fu nominato canonico della Cattedrale di Palermo dal cardinale Michelangelo Celesia.
Il 28 novembre 1898 venne designato vescovo da papa Leone XIII ed ordinato l'11 dicembre dello stesso anno dal cardinale Celesia, co-consacranti il fratello Giuseppe e il vescovo Bernardino Re. Grazie alle sue competenze nel campo dell'archeologia, diede forte impulso ai lavori per il restauro conservativo della cattedrale di San Gerlando. Nell'attività pastorale si distinse per la forte opposizione al decreto sull'abolizione delle decime ecclesiastiche, attraverso una lettera indirizzata a Paolo Beccadelli di Bologna, all'epoca principe di Camporeale.
Morì ad Agrigento il 2 novembre 1931.
Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]
Cardinale Scipione Rebiba
Cardinale Giulio Antonio Santori
Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
Cardinale Ludovico Ludovisi
Cardinale Luigi Caetani
Cardinale Ulderico Carpegna
Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
Papa Benedetto XIII
Papa Benedetto XIV
Papa Clemente XIII
Cardinale Marcantonio Colonna
Cardinale Giacinto Sigismondo Gerdil, B.
Cardinale Giulio Maria della Somaglia
Cardinale Luigi Lambruschini
Cardinale Girolamo d'Andrea
Cardinale Michelangelo Celesia, O.S.B.
Vescovo Bartolomeo Maria Lagumina
Opere[modifica | modifica wikitesto]
Codice diplomatico dei giudei di Sicilia (all'interno dei Documenti per servire alla storia di Sicilia), in collaborazione con il fratello Giuseppe, Palermo - 1894, 1890, 1895
Cronaca di Cambridge (testo arabo), Palermo - 1890
Kitāb al-Nakhl (testo arabo) - 1890
Catalogo delle monete arabe esistenti nella Biblioteca comunale di Palermo, Palermo - 1892
Iscrizione araba del re Ruggero scoperta nella R. Cappella palatina di Palermo - 1893
Catalogo dei codici orientali della Biblioteca nazionale di Palermo (1ª edizione -Firenze 1888) - 1898
Iscrizione araba di Linosa - 1908
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
A. Giudice - Elogio funebre di sua eccellenza reverendissima mons. Bartolomeo Lagumina - 1931
G. Viola - In memoria di sua eccellenza reverendissima mons. Bartolomeo Lagumina, vescovo di Agrigento - Palermo, 1931
Dizionario dei siciliani illustri, pagina 280 - Palermo, 1939
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Collabora a Wikisource Wikisource contiene una pagina dedicata a Bartolomeo Lagumina
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
(EN) David Cheney, Bartolomeo Lagumina, su Catholic-Hierarchy.org. Modifica su Wikidata
Bruna Soravia, LAGUMINA, Bartolomeo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 63, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2004.
Predecessore
Vescovo di Agrigento
Successore
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Gaetano Blandini 28 novembre 1898 - 5 maggio 1931 Giovanni Battista Peruzzo, C.P.
Controllo di autorità
VIAF: (EN) 18536040 · ISNI: (EN) 0000 0000 6630 9626 · SBN: IT\ICCU\CFIV\097679 · LCCN: (EN) n80164742 · GND: (DE) 102007438 · BAV: ADV10866844
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