martedì 29 novembre 2022

 Ed ora caro Calogero Messana da Montedoro facciamoci assieme qualche risata . Spulciando archivi facebook vengo a sapere dopo nove anni che io l'alterco per colpa dello stalliere della Caico Hamilton l'avuto con tuo fratello. Simpaticamente me ne hai dato un po' di cotte e di crude. Da smaliziato politico amputa la frase dello stalliere " E' il solo uomo intelligente che c'è a Racalmuto" e la ridimensiona in un banale " ma è il solo prete intelligente di Racalmuto" (grosso modo) riferendosi all'ex monaco secolarizzato padre Giuseppe Bufalino Maranella cui era stata affidata la chiesa di san Francesco.

(E' tardi... continuerò domani se ne avrò voglia).

Richiamo gli eventi di allora.
unedì 18 febbraio 2013
A proposito della Caico e di padre Giuseppe Bufalino.
La mia notoria imperizia in queste diavolerie informatiche è la colpevole della volatizzazione di un commento anonimo - ma credo che sia del dottore Messana di Montedoro. L’autore crederà che abbia voluto censurarlo perché il post conteneva un appuntino un po’ critico. Manco per niente. Anzi lo prego di rinviarmi il post così lo faccio pubblicare come merita, contenendo note ed osservazioni pregevolissime. Mi chiama storico; mi sento solo microstorico di Racalmuto. Aggiungo che non ho esaltato la figura del “montedorese” padre Giuseppe Bufalino Maranella, ex francescano secolarizzato.

Il padre Giuseppe Bufalino Maranella, nato in quel di Montedoro e stanziatosi a Racalmuto dopo aver lasciato il convento francescano di Girgenti non lasciò né scrusciu né sciauru: solo parenti stretti che oggi onorano Racalmuto.

La Caico in vena di sensazionalismo scrisse quello che scrisse. Non credo che sia stato lo stalliere di lady Chatterley – che ora mi si dice chiamarsi Augello – a parlare male di padre Bufalino. Quello che scrive la Caico di certo ebbe a stizzire Sciascia. Leggere quello che commenta Nanà chiosando il testo storico delTinebra Martorana. Ho allegato la fotocopia del lungo (per Sciascia) acidulo commento, sottilmente sfottente Montestoro (che io adoro). Dissento totalmente da Sciascia. Debbo però giustificare Sciascia: questi di Montedoro lo avevano preso per un chiosatore di piccole paesane cose. Sciascia fu un grande (il mio disprezzo va per i nocini, come dire quelli della noce). Gli volevano presuntuosamente quelli di Montedoro (e questo vizietto ce l’hanno: mancano di autocritica, figurarsi poi l’autoironia!), fagli fare prefazioni a parrti o storici o letterari di non eccelsi maestri elementari del loro paese o di codesta sosia anzitempo di Lady Chatterley. Sciascia dribblò e poi infierì. Ho letto qualche altra deliziosa cosa in parodia di una commentatrice della Caico. A Montedoro aveva comunque già dato in Galleria negli anni ’50.

"TESTARDO COME UN MULU CALAVRISI", RITRASCRIVO:

Della signora Caico, che mi richiama un celeberrimo romanzo inglese con signora insoddisfatta e stalliere pronto a tutto, una cosa apprezzo: le fotografie. Senza la signora Caico non avremmo più alcuna memoria della chiesa accanto al Castelluccio.Una chiesa di grande importanza storica per Racalmuto. Distrutta, pressochè rasa al suolo.


E tanto per essere ligio alla trasparenza la più totale, trascrivo anche il dialogo riservato con mio cugino Nicolò Falci da Montedoro.


domenica 17 febbraio 2013 22:35:01
A:
'Calogero taverna' (
No Lillo carissimo,

la mia non era una richiesta di excusatio o difesa, bensì il consiglio di unire le forze e i documenti (tuoi e di Federico) per tenere vivo il ricordo (nel bene e nel male) della vita dei nostri due paesi, Montedoro quello in cui sono nato io e i miei genitori e Racalmuto quello dei miei parenti, nonno Nico, in primis, e tutti gli altri, Falci e Taverna.

Un abbraccio Lillì.

Nicolò

17/02/2013

A: Nicolò Falci

Carissimo Nicolò, Sui Messana di Montedoro il mio assoluto rispetto e la mia incondizionata stima. Ci mancherebbe altro. Anche nel mio post sul vostro compaesano il francescano padre Giuseppe Bufalino



Bufalino Maranella. l'ossequio c'è e rimane. Io non sono sciasciano e quindi faccio finta di non avere letto quello che subodolamente scrisse Sciascia contro di voi montedoresi in risposta delle panzane scritte da questa inglese sposata Caico, E ciò perché io amo Montedoro, i montedoresi, lu zzi Tanu, la zza Caluzzedda, ma zzi Nicu e voi tutti omonimi di mia nonna. Giovanna Falci. Non sono campaniista. non posso esserlo. E Sciascia contro Montedoro si può leggere nella fotocopia che ho messo a corredo del post su padre Bufalino..
Ti abbraccio Calogero

17/02/2013

Caro Lillo, forse in altro “luogo” leggerai la precisazione di Federico (montedorese, fratello di quel Calogero che a Montedoro ha installato un Museo di immagini e documenti antichi, visitati dai rcalmutesi
forse in altro “luogo”leggerai la precisazione di Federico (montedorese, fratello di quel Calogero che a Montedoro ha installato un museo di immagini e documenti antichi, visitati dai racalmutesi (Carbone e Cutaia) sulla Hamilton Caico. Federico, che ci legge in copia, è un mio amico abitante anche lui a Milano, è persona onestissima culturalmente e attentissima a queste cose e, su quello che scrive, documentatissima, essendo egli in possesso di documenti originali. Con lui (mi pare che vi abbia già messo in contatto) potrai scambiare interessantissime opinioni, non solo sulla querelle Caico.

Un abbraccio,

tò cuscinu Nicu Fanci

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Ammetto che rileggendomi ho avuto scatti di disappunto. gonfio, vago e claudicante. Non posso manco dire peccati di gioventù. Avevo quasi ottant'anni.

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