domenica 9 marzo 2014

Nella mia famiglia non c'è mai stata necessità di una retorica e graveolente festa alla mimosa l'8 marzo. Quindi, scusatemi: non vi capisco. Mi sembrate delle picchiate in testa. Se vi fa piacere?

Cerco l'uomo, codesto vomitevole essere violento. Dove sta? Non lo trovo. Mio padre? poverino. Ha passato tutta la sua vita pendendo dalle labbra di mia madre. Mia madre finché fu giovane e anche subito dopo sembrava docile, remissiva. Ma era sempre lei a dominare. Furono uniti, fedelissimamente per quasi 60 anni. In tarda vecchiaia mia madre credette bene di fare la ribelle. A parole s'intende. Mio padre si annichilò- Pe' su 5o anni ca ti suppuortu ... nun ti suppuortu cchiu. Ma mio padre premorì. Mia madre si mise a piangere per la perdita del suo compagno. Alle volte la sentivo dire: Pe' nun nni puozzu cchiù. Mi stancavu. Chiamami. E un  notte la chiamò. Stanno ora insieme nel bel cimitero del mio paese. A 80 anni spero di raggiungerli presto e in mezzo a loro continueremo la rissa a tre. Mia madre continuerà a fare la vittima. Ma io son sicuro, la vera, l'unica violenta è lei.  Ma che amore di violenza! Anche con mia moglie litico. Lei dice che il violento sono io. Ma mente. Mi tocca sempre subire. Ma non mi dispiace. Nella mia famiglia non c'è mai stata necessità di una retorica e graveolente festa alla mimosa l'8 marzo. Quindi, scusatemi: non vi capisco. Mi sembrate delle picchiate in testa. Se vi fa piacere?

Nessun commento: