lunedì 3 marzo 2014

non perché lo disse SCIASCIA

Io adoro Sciascia, ma se Sciascia sgarra amo dire amicus Plato sed magis veritas. Di sicuro in quella circostanza Sciascia aveva paturnie sue per insolentiire a prescindere dalla razionalità del suo dire. La citazione letteraria è velo alquanto lacero. L'umanità, si sa, si ripartisce tra gli imbecilli e gli intelligenti. Mi pare che lo dica Pirandello: gli imbecilli  alle volte  ti dispensano cose molto intelligenti; le persone intelligenti scadono spesso in imbecillità. Certo Sciascia è uomo di somma intelligenza e proprio nel senso che dice lui;: inteligere = intus ligere ma proprio leggere dentro. Qui non legge affatto. Oltretutto è in contraddizione con se stesso. Già, mi avrebbe risposto: ricordati che amo contraddire e contraddirmi. Appunto, avrei contrappuntato. Qui ad esempio non sta facendo politica? Non sta facendo quello che ha fatto talora in modo persino professionale? ha fatto parte del Parlamento, ha litigato con Pannella, ha cercato di spiegare politicamente cosa fu l'affare Moro (e diciamolo francamente fece un grosso flop); ha messo nei guai Berlinguer; si beccò una denuncia e quindi ruppe con Gattuso. Debbo trarne la conseguenza che in tutto questo periodo di Sciascia politico anche a suon di milioni parlamentari Sciascia non pensasse in base agli anatemi che  un caro paesano mio mi ripropone direi alquanto candidamente? Non farei torto allo Sciascia Pensatore? Già, contraddisse e si contraddisse.

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