giovedì 31 luglio 2014

ripresa del mio stare in antiteso all'astratta razionalotà di Accursio Vinti, pittore in Racalmuto.

genuina anche per le  mantenute distrazioni ortografiche, il mio modo macchiaiolo di scrivere. Tra me  e Vinti il cimento dell'assurdo, richiamo  irridente al pur ammaliante barocchismo di musica antica. In un paese onirico e vociante quale  sussulta per Sciascia nelle latitanze della libertà e della giustizia come dire della RAGIONE, eccoci Accursio pittore ed io non so che ad intessere contese nell'astratta ricerca del bello lui, nel sovvertire logiche e grammatica io, due che zittiscono le loro corde pazze assordati dal cacofonico squittire di circa nove mila tendini folli.

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