lunedì 24 ottobre 2016

cosa era un biglietto da100.000 lire della Banca d'Italia?

 

 

 

Carissimo amico mio ho dato uno sguardo a quello che scrive la Consulenza Legle della Banca d'Italia. La cucchiacchiera in mano di li criatura. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una topica colossale sin dall'esordio è allucinante

confondere la monetazione metallica di un tempo con quella cartacea ante CE è da bocciatura senza appello in diritto bancario. 

Vedrò se i miei residui referenti in via Nazionale s'inducano a cacciarli via da AVVOCATI INTERNI DELLA BI. 

Ho sempre celiato su Capriglione, ma in confonto quello era un dio del diritto. Come è caduta in basso la fucina furba assai di Molle e figliolini. 
Ti mando uno studio serio ove troverai il tuo paradiso curialesco.

La BI era "ISTITUTO DI EMISSIONE " e come tale soltanto era Istituto di diritto pubblico (in epoca fascista) ai sensi dell'Art. 20 della vecchia Legge Bancaria (cosiddetta). 

 Ora quella legge è stata maldestramenre messa in soffitta e per le ragioni che il sottostante studio mette in risalto.

La Banca d'Italia è un'anonima Società provata di capitali assoggettata a tutto il regime del privatistico diritto commerciale. 

Come tale è assoggettata alla giurisdizione ordinaria ai sensi delle nostre scelte costituzionali.

Quanto alle funzioni pubbliche la Banca d'Italia ne è stata totalmente privata. Chi accede in banca  NON presta giuramento di fedeltà alla Costituzione. Emblematico. 

Altro obbrobrio  è equiparare i vecchi biglietti BI ai titoli del Debito Pubblico (continuo a chiamarli così mentre la stessa BI, tramite i suoi ispettori di Vigilanza non li chiama neppure più PUBBLICI ma  NAZIONALI (v. ispezione MPS). 

E quanto al MPS ricordiamo alla Consulenza legale che Fazio si è beccato sanzioni penali e monetari per avere creduto che potesse fare MORAL SUASION e non so come finirà a Visco che in tv candidamente confessa che quanto all'Etruria  vi ha fatto ricorso. Ovvio cosa suggeritagli da questa consulenza legale di giovani ed inesperti.

Tutte le funzioni pubbliche della Banca d'Italia Tremonti gliel'ha sottratte per darle alla più manovrabile CONSOB.Vi sarà un pensamento? Lo spero.

Il debito pubblico appartiene al Tesoro e stava (cambiati i nomi la sostanza è la stessa) nel Gran Libro del Debito Pubblico.

Quelle belle carte filigranate della Banca d'Italia sono indefiniili. Ma volendo fare una classificazione son TITOLI DI CREDTO ASTRATTI ATIPICI. Insomma - banalmente - sono cambiali della Banca d'Italia come si evince da questo simpatico TITOLO MONETARIO ma a corso forzoso. I debitori qui sono il vecchio Menichella e un cassiere che non leggo (oggi vi si trovano ancora stampigliati Turchetti o l'ancor vivente Speziali. Nessuna firma di organi dello Stato né ministri e neppure Direttori generali alla Monorchio o chi vi pare. Roba del tutto privata. Lo Stato non c'entra proprio, la Ragioneria Generale dello Statto e il suo Ragionere Generale non c'entrano. Ormai i titoli del debito pubblico non circolano più. Tutto informatizzato, tutto accentrato per legge nel Monte Titoli. Non far sapere al contadio quanto è buono  il fornaggio etc.

Ma dove stava e per quello che vedremo ove sta codesto oceano di carta " medio circolante"a corso forzoso?: 

nelle passività della banale società per azioni denominata Banca d'Italia, in una posta. 

In una  POSTA PATRIMONIALE PASSIVA. 

Vi diamo un esempio quello dell' anno 1999: codesto oceano di cambiali camuffate della Banca d'Italia sta  alla voce sub 1) del Passivo dello Stato Patrimoniale della Banca Italia, mica del Tesoro!!

Miliardi di miliardi di milioni di migliaia di LIRE 

Sia chiaro DE

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