mercoledì 21 dicembre 2016

Forse qualcuno ricorderà le mie insolenze avverso gli adulatori della Caico Hamilton che faceva in tutto Racalmuto, unico personaggio intelligente un prete brigante. Sciascia fu sonnolentemente ironico con la signora montedorese. Scoprì persino che si trattava del padre Bufalino. Confidenza carpita al reticentissimo arciprete Casuccio. Mi capita stasera di leggere in Eugenio Napoleone Messana questa ghiotta notizia: "n prete Bufalino da Racalmuto, domiciliato a Montedoro, era connivente coi malandrini: Saputa la battuta in corso, montò la sua giumenta ed a spron battuto li raggiunse e li avvisò in tempo per mettersi in salvo" Si trattava di questo: "nel giugno del 1871 si ebbe sentore che dei latitanti si erano ammassati a Bellagnava. Il indaco pensò di organizzare una perlustrazione e il 13 di quel mese assieme al delegato, ai carabinieri, alle guardie campestri ad a molti cittadini si avviò per le campagne di quelle contrade al fine di provocare uno scontro, anche armato con i latitanti". (E.N. MESSANA, Racalmuto nella storia della Sicilia, pag. 263)
Riscontro il Liber in quo ... un tempo ben custodito in Matrice (oggi pare perso) e al n° 149 leggo "D. padre Giuseppe Bufalino Maranella fu Salvatore da Montedoro, morto il 1° settembre 1910 - Minore Conventuale di San Francesco di Assisi - in Girgenti, nato il 20 Gennaio 1824".
I dati anagrafici giustifiano l'individuazione dell'ex francescano montedorese. Se brigante, brigante montedorese, se intelligente, monaco intelligente di Montedoro.

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