giovedì 12 gennaio 2017

Lillo Taverna Ancor oggi posso leggere su FB tutta questa sfilza di insolenze che mi propina la "signorina" Cernigoi, che obiettivamente fa propaganda antitaliana supportando come verità assulute le nefandezze postbelliche del regime titino. Oltre a questa bacheca, LA NUOVA ALABARDA, la dessa immette informaticamente il BLOG LANUOVAALABARDA il cui contatto suona la nuovaalabarda@gmail.com. In FB, come può constatarsi, non è possibile contrapporre commenti a difesa o a rettifica.
Quanto al blog, mi vedo minacciato insolentito diffidato a contattarmi perché sarebbe contatto personale e riservato della signorina Cernigoi. Devo precisare che con il professore Casarrubea siamo venuti a chiarimenti esaustivi e civili come si addice a galantuomini della generosa terra di Sicilia. Laddove all'inizio ebbi a sbagliare con termini alquanto pesantucci, ho dovuto ammettere le mie colpe e chiedere scusa. Con la signorina Cernigoi non solo non mi è possibile ogni civile chiarimento ma mi vedo insolentito, come ben si può constatare qui sopra, e minacciato di stalking (non so cosa sia), e di ricorso ai poteri inquisitori della polizia postale. Io, invero, non vedo l'ora che ciò faccia avendo strali al mio arco per ribaltare la frittata. Ma devo stare attento qui ad usare il termine "strale" perché la goriziana signorina Cernigoi ha una sua molto personale convivenza con la lingua italiana. Per lei l'elegante ad allusivo termine "infilzare" come dire venire elegantemente e sapidamente "infilzati" o "contestati" è equivalente di "calci in culo" sornionissima espressione di Melchiorre Gerbino, personaggio da cui sono stellarmente lontano per cultura, per cifra etica e militanza politica. Ora La Cernigoi mi dà del "fascista" sol perché metto i titini alla berlina: nebbie mentali femminili. Certo non sono né storico, né letterato, né pubblicista: so solo che la "storia" è "scienza sociale " e quindi deve tendere alla "avalutatività". In ogni caso la storia non "condanna" fa o tenta di fare "verità" in ordine ad un passato, senza ottundere l'obbiettività. La costituzione della "provincia di Lubiana" va letta e capita sulla base di testi obbiettivi tipo quello del grande storico T. Sala. In qualche altra parte , ma sempre qui sopra, la signorina Cernigoi, scandalizzata dal fatto che in Sicilia tanti miei amici anche a 80 anni mi chiamano Lillo anziché Calogero come registrato nell'ex convento delle clarisse a Racalmuto, mi vuol negare persino il piacere di tenere un blog: paturnie postmestruali. Sì, sono logorroico: lo ammetto.. E questo perché mi sono serviti fiumi di parole per rettificare la triplice calunnia di Li Causi avverso Ettore Messana. Ho potuto appurare che Messana non poteva essere uno stragista nel 1919 a Riesi perché o non c'era o fu talmente defilato da finire del tutto ignoto. A Lubiana non ebbe colpa alcuna come scandagliato dal SIS del M.I. in base ad una doviziosa documentazione che io posseggo e la Cernigoi, no!. La sortita leguleia di Li Causi tendente a fare apparire il Messana come CAPO DEL BANDITISMO POLITICO (attenzione: politico) ha lasciato il tempo che trova ed oggi anzi in base alla documentazione NARA che ben sta studiando il professore Casarrubea ed a quella dell'ARCHIVIO CENTRALE DI STAO (faldoni SIS) sta finalmente affiorando una verità sconcertante: la responsabilità dell'Oss americana (l'antenata della CIA) contro cui lottò Messana in Sicilia, rimettendoci le penne. Io sarei un "difensore sperticato" di Messana. e ammesso che lo sia, questo mi lusinga. A me comunque sembra che per colpa di questi pennivendoli un grand-commis dell'ordine pubblico è finito, mezzo secolo dopo la sua morte, mostro sbattuto in prima pagina. Emblematica la circostanza che persino con minacce la Cernigoi mi vuole impedire la replica alle sue "fesserie storiche". Così, en passant, cosa avvenne a Lubiana dopo la sconfitta dell'Italia? roba da accapponar la pelle. Ho tra le mani un libro: SLOVENIA e vi troverò tanto di quel materiale più che bastevole per irridere alla Cernigoi che vorrebbe dar credito all’ira furente dei titini. Si è mai chiesta la Cernigoi cosa avvenne ai cattolici anticomunisti detti domobranci. "Circa 12.000 domobranci furono vittime di massacri efferati una volta rientrati in patria. Altri 6.000 civili scamparono all'annientamento grazie all'intervento del maggiore Barre". Lei si è ingolfata tutta in quello che andavano costruendo questi signori criminali. Io no! Tutta quella sua pappardella - postuma perché confezionata dopo quattro anni di guerra e da organi non autorevoli - è finita nell'istruttoria romana e quindi per assoluta infondatezza archiviata dal dottore Pianese. Vada a leggersi le carte del SIS all'EUR qui a Roma. Quanto poi alle elucubrazioni psicologiche del subordinato Ricciardelli, si è mai chiesta la Cernigoi perché manco giunsero qui a Roma. E' proprio sicura che il pettegolo non si sia rimangiato tutto per non perdere il posto. Sì, rimase in polizia ma mi pare molto melanconicamente. A me la figura del Ricciardelli non interessa, non interesserebbe neppure la figura del magistrato Macis che condannò a morte come giudice monocratico il Tomsic (ma doveva applicare le leggi anche quelle leggi da stato di guerra che a me lasciano interdetto. Io sono comunista, sa? non fascista). Mi dia lei lezioni di diritto internazionale criminale di guerra. Il Messana aveva fatto solo una o meglio aveva diretto una perquisizione in casa di Tomsic e aveva trovato quello che aveva trovato e ne ha fatto un processo verbale minuzioso obiettivo sino all'autoridimensionamento, che si trova integro ed esplicativo all'ARCHIVIO CENTRALE DI STATO a Roma del tutto giustificativo del Messana. Dottore Calogero Taverna

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