lunedì 16 ottobre 2017

Ecco ad esempio una tua topica economica. Il cosiddetto 'debito pubblico' (ora i gionani ispettori della Banca d'Italia lo chiamano debito nazionale) è una posta patrimoniale. Grave sarebbe se incidesse sul conto economico della Ragioneria Generale dello Stato (prima c'erano tre ministeri: Tesoro, Finanze e Bilancio. Tremonti li ha voluti tutti e tre per sé e ribattezzò il supercarrozzone Ministero dell'Econmia). Ma Ciampi e Prodi furbescamente azzerarono il rendimento dei titoli di stato e ciò nonostante le sottoscrizioni sono meno delle richieste. Richiese che per la gran parte vengono dall'Estero o sono estero-vestite. Insomma ecco una enorme ricchezza finanziaria per la quale non diamo 'dividendi' e che in sostanza non restituiremo mai. Solo rinnovi. Questo è segno di grande abilità gestionale, saggezza politica, sagacia imprenditorale. Dobbiamo competere con gli stati europei con i 'conti a posto'. Loro i conti ce li hanno a posto perchè con il loro famigerato colonialismo (già i tuoi americani in Korea o in Viet-nam ) hanno capitali stratificati di millennario accumulo. Noi no: perché quando abbiamo tentato qualche avventura coloniale invece di depredare siamo stati depredati. E questo prerché 'italiani brava gente'. E di questo io sono fiero. Quindi siamo diventati la settima potenza economica del mondo cominciando con i prestti compensativi di Guido Carli, ci siamo industrializzati con il(ri)sconto sotto fascia della BI e abbiamo proGseguito a fare salti di quantità nel benessere ECONOMICO italiano con la crescente posta PATRIMONIALE del debito pubblico. Gioch ragioneristici? non direi. Ma se si ignora la ragioneria si è decisamente 'ignoranti' e quindi i 'giudizi di vaore' lasciano il tempo che trovano. Calogero Taverna

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