mercoledì 18 ottobre 2017

Per fortuna c'è PATRIZIA MASI che mi costringe al femminismo.

A proposito di ASIA
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BOLERO PATRIZIA MASI

Ma mi faccia il piacere!
Se levano la mutanda, si conoscono carnalmente, s'aggiustano per benino, s'accomodano sui piselli, per incanto s'aprono le porte del paradise e degli studios, e poi? Fila la lana, fila i tuoi giorni ... Poi passano gli anni, le bernarde sventolan un po' stinte, nu poco ammosciatelle, ma intanto son divenute pie, le figlie de marie, e poi? Poi, meschinelle, s'accorgono che la mutanda non gliela avevan rimessa bene a posto, che forse si può usarla ancora ma con altri fini e allora giù giù a dire scandalo scandalooo!
Le finte Goretti in un cantuccio disperate gridano tremanti "Prefiero la muerte
ma non il peccato!".
Ma come, il peccato l'avete già fatto rifatto strafatto, che, ve siete scordate, scioccherelle ciumachelle?!
Niente niente, a me le madonnine infilzate me danno l'orticaria e non m'han mai fatto fessa. Anche perchè il verminaio nostrano, giammai l'holliwoodiano, l'ho praticato per decenni. I trucidi li ho sempre messi a posto alla prima mano morta. Ai giri di giostra, di lingua, di parole, ai girotondi, giravolte, profferte, promesse, fieste-festini, io ho sempre detto No secco con sommo gaudio e mia letizia. La passerina mia se ne sta al solito posto dentro la mutanda, gli uccellini cinguettano su altri rami, nessun perì dal dolore del rifiuto, ed io ancor son viva vegeta e giuliva.

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