lunedì 4 febbraio 2013

Foto e Storia a Racalmuto

Questa è foto non rintracciabile nelle raccolte usuali: ritrae una parte storica della Racalmuto settecentesca : il retro della chiesa di S. Giuseppe. Una confraternita vi teneva il suo cimitero della elite artigianale. Agiva in un oratorio; ma fattasi molto danarosa  eresse l'attuale chiesa di San Giuseppe ove seppellire più pretenziosamente nel sottosuolo i suoi associati. Rolli, preziosi, ne attestano vicende e proventi. Nalbone vi dedicò molte sue fatiche di ricercatore storico. Risultano pubblicate nel testo molto bello che tanto gli costò. Il Comune in atto mentre foraggia esanqui sbozzatori catanesi di alabastrino non ha soldi per ricerche storiografiche. Così il turismo langue, l'economia si depaupera. Ma queste son cose che
 
ai burocrati ministeriali in veste di amministratori non li riguardano. Prendono gli appannaggi come sindaci, assesori e consiglieri di un ormai inesistene comune di oltre dieci mila abitanti, ma fanno solo visite settimanali per il disbrigo dell'ordinaria amministrazione.
 
Vecchia casa dietro la Matrice. Si trova in una via segnata in documenti ecclesiastici del XVII secolo. Dalle numerazioni delle anime emerge che in stamberghe come queste vi dimoravano "fuochi" affolatisssimi di genitori molto prolifici. Stavano in queste case "terrane"; i benestanti stavano un pò più civilente nelle stanze di sopra, quelle che si dicevano "solerate". La permanenza di qualche numerosa famiglia di indigenti, oggi fortunamente più facoltosi dei facltosi di allora, si registra sino alla prima metà del Novecento. Miei zii d'America filmarano quei tuguri nell'estate del 1948. Quei filmini li ho recuperati per le mie PARROCCHIE di GIRGENTI sonorizzandoli provocatoriamente  con l'inno di Bandiera Rossa inciso su un vecchio disco prestatomi da Giulio Parisi che se n'era servito per i comizi dei comunisti. Spero che se ne vadano presto codesti Commissari, insensibili a codeste cose, in modo che possa passare questo interessante materiale storico ai nuovi amministratori, quelli politici,quelli eletti democraticamente. 
 
lu damusu pi li poveri; le cammare"solerate" per i"galantuomini".Ancor oggi i residuati del Circolo Unione ci credono!

 

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