giovedì 21 maggio 2015

Scianna, chi fu mai codesto Scianna? Una specie di fotografo di corte, la corte del grande ma alquanto nevrotico scrittore di Racalmuto, la corte della Noce.

 
 
Scianna, chi fu mai codesto Scianna? Una specie di fotografo di corte, la corte del grande ma alquanto nevrotico scrittore di Racalmuto, la corte della Noce. Molti i chiamati , pochi gli eletti. Sciascia era schifiltoso. Non volle mai dare una mano di aiuto ad un qualche aspirante scrittore suo compaesano, ma ne diede tante a gente che pur scriveva all'incontrario del suo originario calligrafismo ipotattico. Scianna, era fra gli eletti. Costruì foto ad uso e consumo delle voglie del mutevole suo committente. Don Luigino, ormai vecchio e bisognoso, si prestò per una sigaretta a quella irridente foto contro il muro di fronte al deriso Circolo Unione. "Ma don Luigino, non vede che Nanà per poche sigarette la sta sfruttando?" "Per la gloria questo ed altro" rispose piccato il nobilotto mancato in eterna affossatura nella ancora esistente poltrona di vero cuoio antico, sempre di quel circolo.
 
Sciascia in esordio di scrittura, aveva deriso la festa del Monte. "Una pampilonia di festa che nell'ultima settimana di maggio qui esplode insonne e violenta". "Festa rissosa [per celebrare] un miracolo della Madonna di cui fanno fede antiche cronache". "Fiesta per tutti, rossa fiesta., urlante grappolo di gioia." "Accadde una cosa mai vista, tutti in tripudiante accordo i giovani borgesi sollevarono l'uomo di rispetto, per età e corpulenza non ce la faceva, lo issarono sudando fino alla bandiera." "Un'aria di rissa accompagna le manifestazioni religiose cui partecipano gli uomini". "Le donne vanno a piedi scalzi, il sacco del grano, bianco e legato da un fiocco azzurro, in bilico sulla testa; gli uomini cavalcano muli bardati a colori vivaci e tintinnanti di sonagliere, il grano nelle bisacce nuove".
Abbiamo stralciato e quindi falsato, ma per i devoti dello scrittore ormai mitizzato riportiamo scannerizzate pagine sciasciane delle "Parrocchie".
 
Di sicuro il modesto Scianna aveva letto e imparato a memoria gli atti sciasciani, densi di ironia e irreligiosità, cercò di recepire quello Sciascia irridente, suggere quel succo gastrico  saturo di ignava malinconia. Si cimentò nella fotografia lo Scianna. Ce lo vedete Sciascia in questa foto della festa del Monte?
Pietro Tulumello si cimentò anche lui, ma per me il modesto Pietro supera di gran lunga il dovizioso Scianna. Le sue foto sulla festa del Monte sono davvero SCIASCIANE. Io le preferisco e le addito a chi ha gusti alquanto salati rispetto a quelli dei racalmutesi di Ieri o di Oggi.  
 

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