sabato 26 settembre 2015

Caro Tano Savatteri

Egregio signore romanziere affermato racalmutese.
caro Tano Savatteri.
scrivo qui senza speranza- Giammai mi leggerai. Del resto se davvero dovessi leggere tutto quello che ricevi non avresti neppure il tempo di farti la barba la mattina e quattru ova strapazzati pi manciari, come scrivi nel tuo bel racconto "La regola dello svantaggio" (Sellerio editore).
Eppure scrivo o ti scrivo per i piacere di togliermi uno sfizio: mandare una missiva ad un grande scrittore che avrà gloria perenne nel prossimo e nel lontano futuro è una tentazione irresistibile.
Dunque, il Racalmare è finito in mare (Grassonelli non è valso molto) e tu ti sei dimesso (e vorrei vedere con don gasparino che ti ha fatto le bucce come facevi a restare). Sciascia lassù davvero si sta accorando? Non credo.
Ma allora facciamo sorridere Sciascia: istituiamo sic et nunc un be premio senza premio alla Fondazione Sciascia  e chiamiamolo Premio Regalpetra.  Avrebbe più successo del Racalmare, con te presidente
Quei pochi soldi al Racalmare la CMC niente più rosso di sera ma tutto lustro letterario potrebbe darceli. Vi potrei dare una mano ASSOLUTAMENTE GRATIS.
Un compenso però lo vorrei. Silvano Messina (il figlio cardiologo di Liddru Messina) un bel romanzo sulla vedova Ventimiglia del trucidato dal servo, Girolamo Secondo del Carretto, l'ha già scritto. Ecco un concorrente meritevole e degno.
Che te ne pare.?
Calogero Taverna

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