lunedì 30 novembre 2015

lunedì 30 novembre 2015

Affondando o facendo affondare la Fondazione Leonardo Sciascia nella dissanguante CENTRALE ELETTRICA DI VIALE DELLA VITTORIA?

Quest'oggi il professore Piero Carbone  chissà perché si è messo a sacramentare. A modo suo s'intende. Con soavità. con rappresa ironia. Nel suo fioretto l'attuale andazzo della desolante ignoranza. Si è oggi ignoranti tanto da identificare autori celeberrimi con le loro creature letterarie.

Ne colleziona una triade e al terzo posto mette chi identifica Sciascia con don Mariano.

Francamente su codesta scia noi ci piazzeremmo noi stessi. Ho avuto prima il sospetto e dopo certe sciabolate ironiche di Montanelli sono pervenuto all' incolta certezza della identificazione di Sciascia se non con don Mariano col capitano Bellodi, sì.

Noi che sappiamo, sappiamo che Sciascia succhiava linfa ispiratrice da due o tre personaggi veri e (allora) viventi soggetti per ipostatizzarvi DON MARIANO. E ne aveva profonda stima forse persino ammirazione. E uno di codesti figuri figuravano tra i sodali della Noce. Certo lui, lo Sciascia, si veste da capitano inquirente, della polizia giudiziaria diremmo. Il Candida non  c'entra nulla. E la testimonianza la cogliamo in questa pagina per noi altamente confessoria.

Lasciamo la pentagonale suddivisione di quella "bella parola" che suona umanità; fosse stata almeno esagonale avremmo avuto gli "scassapagliara" che c' erano nel linguaggio "baccaglio racalmutese". 

Ci mettiamo a copiare: "Lei  anche se mi includerà su queste carte come un Cristo, lei è un uomo".- "Anche lei", disse il capitano con una certa emozione.

Per una cosa del genere, oggi, De Matteo mi manderebbe subito ad Opera come colluso ostativo.
Insomma una invereconda reciproca esaltazione del mafioso "uomo" e del capitano altrettanto "uomo".

Montanelli, lesse, capì e ironizzò.

Poi Sciascia scivolò nell'insolenza dei professionisti dell'antimafia  e dovette ricredersi a andando a bere il bicchiere di vino della riconciliazione con Borsellino.

Mi vien voglia di domandarmi: ma quando noi intellettuali racalmutesi di tenace concetto cresceremo in saggezza e verità e ci risolveremo a demistificare le nostre mistificazioni. Affondando o facendo affondare la Fondazione Leonardo Sciascia nella dissanguante CENTRALE ELETTRICA DI VIALE DELLA VITTORIA?

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