sabato 2 gennaio 2016



 
Questa è una importante e bella pubblicazione dell'ing. Angelo Cutaia di Racalmuto. Conoscitore profondo di luoghi e storia locali, professionista affermato e geniale. ha approfondito la Geografia di Edrisi per quanto può avere attinenza con la medievale Racalmuto e con le trazzere dell'anno Mille tra Sutera Gargilata Castelluccio Canicattì ed Agrigento.
 
Per valentia professionale riesce a ritracciare i percorsi viari dell'Edrisi risalenti al 1154.
 
Ritenevo che ad attribuire la Gardutah dell'Edrisi alla aprica contrada di Gargilata fosse stato il compianto padre Calogero Salvo.
 
Riproducendo le carte del Cutaia risalenti al 2000 mi viene il dubbio di avere fatto un errore di attribuzione: tesi mi pare avanzata da una geniale ipotesi del Cutaia e non dal defunto studioso in veste talare.
Ne facciamo qui pubblica ammenda.

 
Riprospettiamo gli elaborati cartografici del Cutaia.
 
Ci consentirà ol valente studioso di dissentire.
 
Gargilata, sia pure da circoscrcivere all'ampia pianura determinatasi dallo zubbio antistante la celebrata grotta di Fra Diego, assolutamente non poteva essere nel 1154 la Gardutah prospera e popolosa su cui copiacentemente si sofferma l'arabo Edrisi.
 
Michele Amari ondeggia tra Racalmuto e Grotte e alla fine Montedoro per ubicare quel toponimo arabo.
 
Sommessamente pensiamo che l'insigne storico, patriota e archivista dell'Ottocento incorra in grossi abbagli. Racalmuto nel 1154, come ampio borgo, era di là a venire, Grotte e Montedoro sono creature della Proto-Era Moderna.
 
'l Minsciar, per altro verso, non poteva essere il nostro Castellucci, sibbene Sant'Angelo Muxaro, in tutt'altra banda insomma.
'Al qattà, ad onta delle puntigliose ricerche del nostro avvocato Picone  a quei tempi lì on poteva corripondere all'attuale tumultuosa  città di Canicattì. Oltretutto, a parte Brualino, no ce la vedo erta e arroccata su un erto spuntone montagnoso.
 
E poi. comunque sia da ridimensionare il miglio edrisiano, le distanze chilometriche non tornano. 
 
A me una cosa affascina negli eleganti studi del Cutaia: la faccenda delle regie trazzere.
 
Ancora residuanti nel nostro Racalmuto vanno recuperate. Ora abbiamo  il nuovo piano comunitario
delle spinte economiche. APPROFITTIAMONE! 

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