giovedì 12 maggio 2016

Alfredo Sole delendum est

 
Alfredo Sole delendum est
 
 
 
Questa lettera era stata scritta da Alfredo Sole il 30 aprile 2016, subito dopo la laurea in filosofia coseguita dentro le tetre carceri di Opera.
Analoga disavventura al telegramma inviato da Sole alla professoressa Maria Pia Calapà.
Altro analogo "disguido" nei confronti di una gentile nobildonna milanese che per il momento non intende denunciare questo simile atto di prepotenza dei carcerieri o delle superfetazioni militari di Opera che non hanno saputo inventare niente di meglio che NON RISPONDERE alle legittime richieste di fare assistere alla laurea il figlio e la moglie di Alfredo.
Assurdità ingiustificabli, per me anche atti criminali quali l'omissione di atti di ufficio o l'abuso di potere.
Reputan lor signori che non avendo lucrato soldi dalle sue attività mafiose il Sole non può permettersi avvovati di vaglio e quindi lo si può vessare come loro più aggrada.
Tano Savatteri con Melampo e il prof. Lupo infilza Sole con un fallace pamplet del febbraio scorso e fa l'indifferente o l'assente in queste ultime disumane vessazioni sulla pelle di Alfredo anche perchè pubblicizzato ancora come RAGAZZO DI REGALPETRA feroce criminale ostativo incorreggibile pluriomicida.
I paludati siti di Racalmuto in vetta mondiale nei rank di Alexa esultano per le luminescenze rigenerative delle feste del Sindaco Messana in fascia tricolore ma neppure un cenno, una nota di cronaca per questo figlio sciagurato e sfortunato della Racalmuto cruda e tragica.
Mi rifersco a Egidio Terrana (invero della terra grottesca) di MALGRADO TUTTO, a Sergio Scimé di REGALPETRA LIBERA, a Pierino Carbone di ARCHIVI & PENSAMENTI e ancjhe (sia pure in tono minore) al duo Sferrazza-Giangreco di TRS98.
Quanto alle tante iniziative pseudo no-profit di Racalmuto manco a parlarne. La Fondazine Sciascia vive melanconico e comico il suo terminale declino.
E quesrio lo chiamano ancora il PAESE DELLA RAGIONE.
Calogero Taverna

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