mercoledì 14 dicembre 2016

"Dalla mia villa al Nomentano ti mando un saluto e ti invito a tenere la mente volta al bene. Questo significa rendersi propizi tutti gli dei, che si mostrano sereni e ben disposti verso chiunque si sia reso propizio verso se stesso. Lascia da parte, per il momento, l'opinione di cui taluni si compiacciono, cioè che a ognuno di noi è assegnato come guida un dio, per la verità non un dio che esplica il suo ruolo ordinario di divinità, ma uno di rango inferiore, proveniente da quelli che Ovidio definisce 'divinità plebee'. Vorrei tuttavia che tu ignorassi questa credenza in modo, però, da ricordarti che in sostanza si potevano ben definire Stoici quei nostri antenati che la condividevano in buona fede, in quanto asegnavano a ogni individuo il suo Genio o la sua Giunone." Seneca Lettera a Lucilio - Libro diciannovesimo 110.
Mi piace
Commenta
Commenti
Lillo Taverna Appunto. Ma mi ha sorpreso il fatto che la nostra credenza di avere un angelo custode in effetti viene dal mondo pagano. Dalle nostre vere radici. Lo ignoravo. L'ho appreso stasera e mi sono detto quanto sono ignorante.

Nessun commento: