giovedì 15 dicembre 2016

L'esultanza di D'Alema: "In tanti pronti ad azzannare Renzi. Non io"

"Era lui che voleva rottamare gli altri. Spero che questa passione sia passata a Renzi". Massimo D'Alema si toglie più di un sassolino dalla scarpa nel commentare l'esito del referendum costituzionale e le dimissioni del premier Matteo Renzi. "Al Pd - ha aggiunto D'Alema - serve una profonda svolta politica. Un certo disegno neocentrista, il Partito della Nazione, è stato battuto insieme alla proposta di riforma costituzionale. Bisogna ricostruire l'unità del partito e recuperare quelli che se ne sono andati, milioni di elettori. Alcuni dei quali sono tornati per votare No".Nel comitato 'Scelgo No' si respira l'aria di una vittoria "che appartiene a tutti gli italiani", sottolinea D'Alema, che abbraccia Roberto Speranza, altro esponente di spicco della minoranza del Pd e sostenitore del No. Niente voto però per la minoranza dem. "Andare a votare ora - sottolinea D'Alema - sarebbe irresponsabile anche perché la Consulta deve ancora pronunciarsi sull'Italicum. E mi auguro che l'assunzione di responsabilità possa essere la più ampia possibile". Sulla stessa lunghezza d'onda anche Speranza: "Nessuno di noi - afferma - hai mai chiesto le dimissioni a Matteo Renzi. Renzi, sbagliando totalmente il terreno lo ha trasformato in un plebiscito su di sé. Prendiamo atto della sua scelta, massima fiducia nel lavoro che il presidente della Repubblica costruirà nella prossime ore. Il Pd ha 400 parlamentari e non può che essere il perno per garantire la governabilità. Il Pd dovrà sostenere questo sforzo.C'è bisogno di dare una nuova legge elettorale al Paese".

di Fabio Butera

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