lunedì 10 aprile 2017

LA SESTILIA dal CASC alla CSR?

Certo in tempi di largo alle donne, senza quota (consistente) rosa, si muore. questo e ben altro,

Del resto la signora Brunetti è collega valida e preziosa.

Solo che a me appena c'è puzzo di inciucio gallo-rosso mi viene la orticaria.

La compagna Brunetti mi pare ardimentosa: farsi definire satura di 'profonda conoscenza in quanto è stata distaccata presso la CSR, dal 1997al 2004, ricoprendo il ruolo di sostituto del titolare della Dìvisione', mi sa di evasione informativa- Chissà se a suo tempo ebbe ad avere sentore del casino che Cossiga sollevò contro Fazio e di cui una qualche eco la feci giungere nel sancta sanctorum attraverso un furbo mio articoletto nell'UNIONE della CGIL.

Ma quel che mi sorprende di più è che si dichiara "Consigliere nell'attuale CDA'

In tale veste dunque è corresponsabile dell'attuale Bilancio che pur tenuto nascosto a noi pensionati siamo invitati a votare per corrispondenza.

Pare che abbia capito che con la politica dei costi/benefici BI e con la chiusura di filiali e sedi non c'è avvenire per la CSR.

Lasciando da parte la signora Elinor Ostram , onore e vanto del femminismo economicistico, non mi pare che la signora Brunetti abbia doti manageriali per irrorare di luce propria questa ormai occidua CSR.  Dice che è colpa della' continua introduzione di nuove tecnologie". E vorrei vedere.

Dice che è colpa della "recente implementazione della normativa europea". Ma ne è sicura? La rispetta la CSR? Se metto a confronto la storica ispezione Cantarella al MPS  e sbircio quel che riesco a sapere dei conti della nostra BANCA, mi dico: ma Barbagallo che ci sta a fare?

Lei sa, io no, che  "nel bilancio 2016 della CSR si potrà verificare  che sono stati erogati, tramite ROA (sigla inesistente ai miei tempi e quindi a me socio pensionato di adesso, oscura) 4.600.000 euro.

E che sono se la massa fiduciaria dovrebbe aver superato quest'anno  di gran lunga i tre miliardinovantasettemilionicentoseimiladuecentoattandue euro dell'esercizio 2015. (devo ricorrere a questo artificio, non rendendomi ancora noto neppure lo schema contabile di bilancio  da approvare entro questo mese.


E vado per exempla. Ben altro saprò obbiettare in una o più delle tante sedi deputate ala novella etica bancaria, specie se di indole cooperativistica  e popolare, anche se quest'ultima flagellata in occasione dell'Etruria).

Come adepto della CGIL BI dal 1960 ho voglia di chiedermi: ma davvero la Fisac Cgil  Banca d'Italia nutre nel suo seno  settari 'coordinamenti donne' volti a legittimare le umane aspirazioni di eterne candidate a cariche locupletanti?
Calogero Taverna





Nessun commento: