lunedì 29 giugno 2015

Non è da oggi che mi batto per una rivalutazione almeno in Sicilia almeno a Caltanissetta almeno alla Fondazione Sciascia almeno al Teatro Comunale Regina Margherita di Racalmuto di PIER MARIA ROSSO DI SAN SECOINDO.

Non è da oggi che mi batto per una rivalutazione almeno in Sicilia almeno a Caltanissetta almeno alla Fondazione Sciascia almeno al Teatro Comunale Regina Margherita di Racalmuto di PIER MARIA ROSSO  DI SAN SECONDO.

Irritato a suo tempo da un articolo di Tano Savatteri fortemente denigratorio nei confronti del Nisseno, non abbiamo risparmiato strali nei nostri pur modesti mezzi informatici.

Ed ecco provvido mio fratello Angelo dirmi che quando era preside aveva sotto mano una prestigiosa rivista ove vi era una succosa panoramica sul drammaturgo  coetaneo di Pirandello.

La rivista è la NUOVA ANTOLOGIA: nel fascicolo n° 2226 dell'Aprile-Giugno 2003 tra articoli di Giovanni Spadolini, Cesare Romiti, Giuseppe Giarrizzo, Giovanni Russo, Mario Luzi, Giorgio Saviane, Gian Luigi Rondi ed altri abbiamo uno studio di Ivan Pupo su "ROSSO DI SAN SECONDO  sconosciuto". Il Pupo è un cattedratico dell'Università di Calabria che molto ha anche scritto sul nostro Sciascia.

Non è che eccella nella valorizzazione di Rosso di San Secondo ma molto erudito ne svela atteggiamenti, opzioni culturali e politiche.

Per noi invero molto importanti i richiami su uno Sciascia che sia pure raramente ebbe a parlare di Rosso di San Secondo. Quindi non ci spieghiamo l'ostracismo che sembra animare tanti discepoli del Racalmutese.

Anche per Leonardo Sciascia il Rosso di San Secondo aveva valenze letterarie e teatrali se non superiori di sicuro contigue al suo grande amico, l'agrigentino Luigi Pirandello.  

A questo punto, nessun inceppo dovrebbe esserci per una ripresa degli spunti sciasciani su questo grande figlio
nisseno: Pier Maria Rosso di San Secondo.









  

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