martedì 3 novembre 2015

Per il Presidente del Consiglio ...impudentemente

Chi son io da aver la pretesa di darLe dei buoni consigli? Pirandellianamente: uno nessuno centomila. Politicamente uno che ne ha viste di cose statali bancarie finanziarie tributarie nazionali ed internazionali, uno che stava per mettere in ginocchio la sua stessa banca d'Italia con la faccenda  dei costi non inerenti  della Vigilanza sulle aziende di credito nonché  l'intero sistema bancario  con il compenso di partite della intermediazione in cambi; per non parlare di altre coserelle che san di ragioneria per modo di dire.
Umanamente, uno che ormai giunto alla quarta ventina e coccia nulla più pretende e non avendo figli ed avendo nipoti i quali mi chiedono una sola raccomandazione, quella di non raccomandarli, è alieno anche dalla tabe del nepotismo che mi pare in qualche modo talora La coinvolge.
Dunque: ho scritto sulla faccenda del Consiglio di stato. Credo di sapere cose che manco Dagospia con tutti i servizi segreti che gli stan dietro, sa.
Mi pare che  - abbia ragione Marino, abbia ragione Lei -  Lei con 'sta storia ha firmato il suo stesso atto di morte (politica). A Maggio  pressappoco  con questo chiaro di luna il suo partito il suo centrodestra camuffato da spuzzi di improbabile sinistrismo prende una batosta elettorale che non potrà non coinvolgere Lei, il suo Ministero e i suoi accoliti, certo pure Orfini ed anche D'Alema (ma quelli o Lei non li fa più contare o sono troppo piccoli anche di statura fisica per dar pensiero). Allora? Il mio consiglio è che chiami subito Veltroni, lo affianchi a Tronca e lo lanci  per tornare a riprendersi il Comune. Mi ricordo che lo votavano anche i fascisti. Con lui forse la débâcle  elettorale a Roma non ci sarà e lei la farà franca.
Inoltre Le consiglio di mettere da parte la sua mania rottamatrice. Ora che Orfini mi pare la segua, faccia pace con D'Alema. D'Alema è l'unico che ha capito quale è  il vero problema economico d'Italia: una crisi della liquidità del sistema cui darà colpi ancor più duri BASILEA TRE. Ho l'impressione che Lei manco sappia di che si tratta. Saranno guai seri che ci verranno dalla Comunità Europea. D'Alema nelle vesti magari di Ministro degli Esteri potrà attivare i suoi canali cinesi e  con la Cina ritornare ai PRESTITI COMPENTIVI di Guido Carli rendendo liquido il sistema bancario spinto a ricorrere allo sconto sotto fascia sempre di quella buon'anima di Guido Carli.
Certo Lei ora si trova con una banca d'Italia evirata. Chiami a consulto il preoccupato ed inquisito Ignazio Visco e insieme ritornate alla vecchia legge bancaria mandando al macero quel provvedimento governativo a firma dell'impari La Manda.

Qui Le sto dicendo cose grevi in forma dadaista. Se non mi prende sul serio non mi offenderò. Ma se ne coglie l'intimo senso forse le avrò dato davvero buoni consigli.
Veramente con una metropolitana così, andremo tutti...fuori. Ero amico di Ugo Vetere: mi confidò che ingenti capitali, pronubo Andreotti, gli venivano offerti per fare nuove linee metropolitane. Vetere rifiutò seccamente. Mai si sarebbe prestato a ripulire "sordi sporchi della mafia". L'onore fu salvo ma noi romani rimanemmo sempre più incastrati nel crescente traffico automobilistico della superficie. Renzi ora è drastico: si può essere padri eterni, si può essere giovanissimi di mente e di spirito, ma giunti a 72 anni anche i massimi Servitori dello Stato a casa. In cambio vezzose signorine potranno anche venire messe a capo che so del Consiglio di Stato. Codesto gioviale Renzi chi metterà a fine anno a capo del Consiglio di Stato? Riccardo Virgilio dovrebbe andarsene pur essendo e dimostrandosi un gran Presidente del Consiglio di Stato. Sa anche essere prezioso redigendo o permettendo quest'ultima sentenza assolutoria di Tronca. Un tempo mi insegnava che la Legislazione comunitaria sovrasta quella nazionale ed anche i pubblici ufficiali ed anche i magistrati devono disattendere d’iniziativa le leggi nazionali quando in contrasto con quelle comunitarie.

Il Consiglio di Stato è in crisi. Andatosene via un boiardo, hanno scelto per anzianità un bravo signore che di colpo, avvilito dalla prepotenza del governo di Renzi, ha tolto il disturbo e dalla sera alla mattina se ne è andato via. E' subentrato Virgilio: ha forza , idee, energie cultura da raddrizzare questa stanca macchina che si chiama Consiglio di Stato. Renzi ha solo voglia di rottamare? Non potrebbe fare eccezione e salvare il Consiglio di Stato? Se ama l'Italia, dovrebbe.

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