mercoledì 24 febbraio 2016


Io so che chi vuol far storia deve essere cauto ed astuto. Mi chiedo, la Cernigoi che storica è mai. Se un certo arrogante siciliano, conterraneo peraltro di Cassarrubea irrompe e pretende e accusa e insolentisce, un ripensamento operoso non lo fa? Io capisco che aveva trovato nientemeno che a RACALMUTO - là dove nacque l'ISPETTORE GENERALE DI PS IL COMM. DI SAN MAURIZIO E SAN LAZZARO ETTORE MESSANA (SOLO 500 IN TUTTA ITALIA) -  coefore annuenti in Malgrado Tutto e in mio cugino Gigi,  che entrambi dalla parte di Claudia Cernigoi di Trieste credevano di potermi cucinare come meglio loro conveniva. Ed entrambi avevano un bel cadavere nell'armadio: avere pubblicato bovinamente uno sproloquio accusatorio del giornalista o politicante Casarrubea.

Vi avevan messo una foglia di fico facendosi rabberciare da tal Bellavia, sedicente improbabile nipote  di sangue di Ettore Messana una flaccida difesa d’ufficio.

Ma orsù via! avevano infagottato un povero cristo che nulla sapendo di Messana verace tutto improvvisò sulla scia di mitologie di famiglia peraltro inquinate da due scabrose vicende: una figlia che trova la mamma a letto col suo fidanzato (chi dice l'ufficialetto che so io e chi addirittura il tremendo cugino Messana: invero così si ostina a  pensare  un ceppo collaterale che non perdona al Messana di non essersi adoperato per scagionare il discolo zio Everardo. Cose di Sicilia dunque.

 

Ma se  Calogero Taverna, tascu tuortu quanto si vuole e ridicolo per la triestina a motivo di quel nomignolo LILLO (ragion per cui non potevo avere un blog di diffusione cosmica), è perentorio, la Cernigoi il meno che doveva fare è consultare qualche aulico testo.

E che meglio della STORIA d'ITALIA nella guerra fascista 1940-1943 di GIORGIO BOCCA. edizione LATERZA. Nome  titolo ed editore di tutto rispetto e tutt'altro che filofascisti. Uno guardo all'indice: Manca Messana. Qualcosa vorrà dire.

C'è invece Grazioli federale. Doveroso andare a vedere la pag. 22 (nel testo di cui dispongo) e leggere: “Si fa stretto divieto agli iscritti di inoltrare raccomandazioni di qualsiasi genere a favore degli  ebrei; un richiamo va al federale di Trieste, Grazioli perché tollera  che i Morpurgo e i Salem siano circondati della stima generale.”

Questo Grazioli dunque non è un negriero, è umano, è tollerante ed è federale di Trieste, mica un vice commissario di Mussomele. 

Bene, la Cernigoi che fa ricerche a Lubiana non si è accorta che ora l’autorità civile  egemone è proprio questo Grazioli, federale (da non confondere con il generale). Ed anche lì a Lubiana si illude di potere importare civiltà latina cristiana misericordiosa. Messana a nulla presiede nella direzione della questura: tutto affidato (in un primo momento) a questo Grazioli.

Poi succede il cataclisma e Roatta arriva a quelle infami direttive che abbiamo richiamato. Ma Già siamo nell’Agosto del 1942 quando Messana, giubilato per difetto di ferocia repressiva, finisce in subordine a Trieste.

 

Dopo gli irati TITINI fanno di ogni erba un fascio e vorrebbero tutti criminali di guerra anche Grazioli che qui vediamo ammirevole, anche Messana che fu tanto incolpevole da essere rimosso  all’inizio dei rigori razzisti e criminali dell’Italia belligerante e fascista.

Questa Cernigoi che storica è mai, caro cugino Gigi.





Nessun commento: