giovedì 17 novembre 2016

De Luca contro Bindi: «Fece una cosa infame, da ucciderla»

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Il neo eletto governatore della Campania Vincenzo De Luca e il presidente della Commissione antimafia Rosy Bindi.© Ansa Il neo eletto governatore della Campania Vincenzo De Luca e il presidente della Commissione antimafia Rosy Bindi.
Continuano a volare coltelli in casa Pd. E questa volta il referendum non c'entra nulla.
All'attacco sempre lui, il governatore della Campania Vincenzo De Luca che a Matrix è tornato ad accusare Rosy Bindy per l'inclusione del suo nome nell'ormai famosa lista degli impresentabili poco prima delle Regionali 2015.
«FECE UNA COSA INFAME». «Quello che fece la Bindi è stata una cosa infame, da ucciderla», ha sbottato. «Ci abbiamo rimesso l'1,5%, il 2% di voti. Atti di delinquenza politica. E non c'entra niente la moralità, era tutto un attacco al governo Renzi».
Il 29 settembre De Luca è stato assolto perché il fatto non sussiste dalle accuse legate alla vicenda del Sea Park, il parco marino mai realizzato a Salerno, processo per il quale si attivò la commissione Antimafia.
«Esprimo piena soddisfazione e rispetto per la magistratura. Era questa la vicenda per cui una avventurosa parlamentare ci aveva presentato come 'impresentabili'», commentò il governatore su Twitter dopo l'assoluzione. «Oggi ci presentiamo a testa alta».
UN DANNO PER IL PD. L'ex sindaco di Salerno non ci è mai andato leggero con la collega di partito che lo scorso anno non esitò a definire «infame ed eversiva», arrivando persino a presentare una denuncia-querela contro di lei, poi archiviata dal gip di Roma. Secondo l'ex sindaco di Salerno, Bindi aveva «danneggiato in maniera pesante e consapevole il Pd a 24 ore da un voto importante. Nei Paesi civili che si rispettano impresentabili sono coloro che hanno una condanna definitiva, e non quelli che stanno sullo stomaco a qualcuno».
Accuse «inaccettabili» secondo la presidente dell'Antimafia, che riscosse ampia solidarietà tra i colleghi di partito e chiese l'intervento degli organi interni di garanzia del Pd: «Le accuse che ci sono state rivolte non sono un fatto personale ma toccano il cuore delle istituzioni».

«Con Grillo? Ho un rapporto di amore e odio»

Archiviato capitolo Bindi, De Luca poi ha detto la sua su Beppe Grillo e il M5s.
«Ho un rapporto di odio e amore con Grillo», ha ammesso aggiungendo che il capo politico pentastellato non deve «rompere le scatole» al Pd
Del comico, De Luca condivide «l'attacco a un sistema mediatico informativo fatto di imbecillità e falsità e, in qualche caso, di un uso violento della disinformazione. Ma sicuramente da lui non mi aspetto la coerenza. Se hai la villa a Genova, la villa a Marina di Bibbona, ti fai le ferie sulla Costa Smeralda, vai a Malindi con la panza al sole e poi torni e fai il monaco trappista... non ci devi rompere le scatole».
LA BATTAGLIA PER LA VERITÀ. «Voglio fare una battaglia di verità nei confronti dei grillini», ha annunciato, «perché ritengo che ci sia una contraddizione di fondo che deve esplodere. Nell'elettorato grillino c'è una parte progressista che vota 5 stelle per disgusto nei confronti del Pd. Queste forze, molte giovanili, voglio recuperarle perché sono forze sane. Contemporaneamente, i 5 stelle esprimono componenti di estrema destra. A Roma la città è nelle mani dell'estrema destra».
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