mercoledì 2 novembre 2016

Mio nonno Calogero Taverna


Mio nonno Calogero TAVERNA, COLUI DI CUI MI FU DATO NOME E COGNOME COME DA  FERREE LEGGI NON SCRITTE RACALMUTESI, ERA CONTADINO E PERSINO ANALFABETA. A 37  anni viene strappato dalla famiglia dal suo lavoro dalla sua giovane moglie e dai già cinque figli in tenerissima età da Cadorna che aveva bisogno di carne umana per la sua folle guerra di posizione sui monti dell'attuale Slovenia. Così, dopo una farsesco addestramento qui in  Sicilia,  finisce aggregato alla famigerata Brigata Catanzaro e spedito lui uomo di modesta collina nelle doline di Hudi Lag italianizzato BORGOMALO nei pressi di quella  Gorizia così chiamata   quando era italiana.
A Hudi Lag mio nonno stette in condizioni allucinanti, come descrivono testi seri, per una ventina di giorni. Ogni giorno una cartolina postale alla sua cara sposa scritta da un amanuense   di non eccelsa cultura. Ce li ho ora io quelle cartoline strazianti ingenue mal vergate. L'ultima è del 24 maggio 1917.  Il 25 maggio 1917 per lo Stato Maggiore Italiano mio nonno non è nient'altro che un disperso in guerra. Solo Eugenio Napoleone Messana a pag. 531 nel suo volume denso di notizie che non interessavano Leonardo Sciascia annota al n. 20 la sorte di mio nonno come "disperso in guerra".
Sono  tre anni che battaglio  per una discreta rimembranza dei ben 32 "dispersi in guerra" in quel triennio 1915-1918. Speravo che almeno il 25 maggio dell'anno scorso si pizzicassero i fondi arraffati dal Comune per la celebrazione del centenario da quella guerra e si affiggesse una lapide magari in plex come quelle che a Racalmuto sgrammaticamente soverchiano in muri e cantunera. Ma niente,  il sindaco Messana pur così amorevole con i politicanti  accaparratori di quei fondi non se ne è dato per inteso e continua a fare lo gnorri.

Disponendo del foglio matricolare di mio nonno ho potuto ricostruire come e dove mio nonno Calogero Taverna morì "disperso in guerra". Impallinato dai cecchini austriaci finì in pasto a cani e lupi in quelle distese montane  eternamente innevate della Slovenia.

Salve mio analfabeta e contadino nonno: io non ti dimentico.


Ecco dove mio nonno TAVERNA Calogero, trentasettenne di Racalmuto, soldato semplice del 142° Reggimento finiva i suoi giorni nel maggio del 1917, in questi boschi di Hudi Lag (Boscomalo) provincia dell'ex Gorzia SLOVENIA


Ecco dove mio nonno TAVERNA Calogero, trentasettenne  di Racalmuto, soldato semplice del 142° Reggimento finiva i suoi giorni nel maggio del 1917, in questi boschi di Hudi Lag (Boscomalo)  provincia dell'ex Gorizia SLOVENIA

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