sabato 5 novembre 2016

le miserie delle grandi personalità del mio paese


le miserie delle grandi personalità del mio paese


Mi ha divertito questo comizietto in due tempi: due soliloqui  per dire che otto consiglieri della maggioranza hanno fatto "una cosa fuori dal momdo" sfiduciando il loro sindaco  che auto referenziandosi  sarebbe stato bravo perché pur di arraffare la sedia sindacale era riuscito ad inciuciare idee opposte, appetiti contrapposti, 'personalità politiche paesane' (sic) di variopinta coloritura abbracciatisi ma ovvio per lo dazio di un mattino.

Ma chi semina vento raccoglie tempesta.

Il sindaco insomma sotto sotto confessa che codeste grandi persinalità politiche paesane, apertamente o dietro le quinte, si stanno scannando per conseguire il beneficio spartitorio e solo per questo. E che lui poverino ha fatto di tutto per quietare quella rivolta familica ma ancora non  c'è riuscito. Coraggio, però,  siamo sulla buona strada.


Senonché  argomentare spesso significa confessare: confessare che cosa? che questo comune gravato da tasse a livelli asfissianti spreca un miline e novecentomila euro ogni mese giocando ovvio al ribasso. Quindi in queti due anni e mezzo questa neghittosa amministrazione ha sprecato 25 milioni di euro l'anno, ivi compreso l'appannaggio esosisssimo regalato alla presidentessa del consiglio comunale che comicamente vota la sfiducia al sindaco colpevole di averla sì lautamente ricompensata.

Quali i benefici a fronte di tali irrazionali costi? avere evitato qualche mobilità tra gli LSU e simili spesso in doppio lavoro (uno nero ed anche necessitante di fannullaggine in quelo bianco);  un aggiramento dell'stato d'indsolevenxa che però comporta un crescente aggravio della spalmatura deleteria  per le incolpevoli future generazioni racalmutesi;  una messianica attesa di un decente  servizio monnezzaro oggi giunto ad un paio di milioni di euro annui da spartire sulle già essiccate tasse di poveri racalmutesi stanziali e  peggio se non stanziali.

Con spudoratezza ci diranno come ci hanno detto: la votra bolletta l'anno corso si è un po sgonfoiata. Ma non ci dicono che è avvenuta  attraverso l'invenzione di inesistenti evasioni fiscali.

Insomma stiamo vivendo rapinando supposti evasori del passato: ne è derivato un gettitto iniquo e indebito che finisce a vantaggio degli estranei cittadini di adesso. In più si vanno traslando sulle generazioni future i costi amche monnezzari del presente.

Se tutto questo non  merita sfiducia totale che cosa può legittimare la legale disapprovazione di una locale amministrazione appunto perché nata da inciuci inverecondi, da nefandi insomma della politica.

Qui la sto dicendo con parole alate , "desuete ed antiquate" direbbe un mio amico. Dopo il 4 dicembre vedrò se riuscirò a darne convincente documentazione al Viminale,  ci sia o non  ci sia 'Ngilino il cui pupillo racalmutese aspetta ancora il risarcimento danni per essere stato fregato da chi obiettivamente e giuridicamente era incandidabile.

Calogero Taverna   

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