mercoledì 17 maggio 2017

Francesco D'Amico Beato lei, Lillo, che la prende con tanta tolleranza: io, pur ammettendo l'inevitabile processo di evoluzione di una lingua viva, ancora mi infervoro su strafalcioni che non concepisco e che purtroppo rintraccio anche in corrispondenza ufficiale... l'uso del pallino in apice accanto al numero romano per esprimere il concetto di ordinale, tanto per dire la prima che mi viene in mente.
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Lillo Taverna Lei che è uomo di eletto ingegno, perché poi non si deprime nel veder scrivere (e scrivere) rivoluzionando l'ortografia di padre Dante? Ma a prescindere: io sono tutt'altro che 'tollerante'. A dire il vero non tollero l'intolleranza rivesciata. A lei la escludo perché a mio avviso reo confesso (lei è di destra dichiarato e conservatore per professione); la mia intolleranza riguarda lo sfascismo di casa mia quella di sinistra tanto per intenderci. Calogero Taverna

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