lunedì 25 settembre 2017

Mi vien da ridere. Un certo omonimo di tanti miei amici racalmutesi mi costringe ad ascoltare la sua loquela tanto insensa quanto arrogantella proprio all'ora di cena. Avevo invitati importanti ed ho dovuto disertare la tavola per sentire un tal dilettante di microstoria. Aveva già importunato il Sindaco proprio nel giorno del funerale del fratello per sapere dal Sindaco (che peraltro non mi ama) il mio numero di telefono. Naturalmente il Sindaco l'ha mandato a quel paese. I...mperterrito riesce ad agganciami al 'fisso' e non la smette più. Girovagando mi voleva in sostanza dire che io avrei divulgato una patacca anagrafica su un soggetto di sue pregiate ricerche, un Federico Del Carretto. Dopo un'ora di loquela ho tagliato bruscamente. Il desso non conoscendo ovviamente il mio caratteraccio mi manda un post a dimostrazione di una mia topica sulla data del decesso di questo cadetto dei Del Carretto quando baroni di Racalmuto. Ho già risposto per le rime. Ora mi tolgo quest'altro sfizio. Mi avvalgo del grande Sciascia per segnalare che grandi storici come Isidoro La Lumia e Francesco Giunta sanno solo che 'Federico del Carretto, agrigentino, visse nel primo trentennio del secolo XVI'. Ma detto questo sommessamente ammettono: 'non abbiamo notizie sulla sua vita'. Guarda caso la mia sagacia ebbe a suo tempo a rintracciare documenti importanti di pertinenza del Convento del Carmine di Racalmuto. Essendo microstorico per diletto, non mi importa di accampare titoli accademici e riconoscimenti scientifici. Per converso figurarsi se ho voglia di sopportare stupidaggini di modestissimi dilettanti che addirittura si credono in diritto di importunare il sottoscritto mentre sta con rispettabilissimi commensali. Calogero Taverna
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