sabato 6 dicembre 2014

Racalmuto nesuno licenzia nessuno.

L'avevo già scritto una settimana fa: nessuno avrà il coraggio di licenziare nessuno a Racalmuto. Ne andrebbero di mezzo per primi i loro parenti cognati ed affini. Ma la faccenda brutta è che 'sti poveri sottoccupati si vedranno sempre più smungere il loro potere d'acquisto. Il milione di Berlusconi era cosa diversa del dimezzamento a 500 euro dei primi tempi. E quei cinquecento pare si siano già svalutati quasi di un'altra mrtà. Ieri vado per comprare il francobollo da affrancare la risposta al mio caro amico Alfredo Sole. Do settanta centesimi come venti giorni prima e gentilmente una avvenente signora mi dice che non bastano. Ora ne occorrono 95 di centesimi. E siccome ancora le poste non hanno distribuite le nuove marche, sono disponibili solo i francobolli da un euro. Come dire che per mandare una banale lettera occorrono ora due mila delle vechie lire. In comune ci dovrebbero restare solo le vecchie zie dal culo grosso che magari non sanno come si rilascia una carta di identità e tutte confuse perchè da Grotte arrivano oltre le ore 11 ti inventano un casino da far finire tutta l'amministrazione sotto processo per omissione di atti di ufficio, e questo mentre agnus parvu belans bela storditamente per i corridoi e non si sa perché. E non finisce qui. Altra conseguenza è il blocco delle assunzioni. Quei pochi bravi che avevamo al Comune (penso a funzinari eccelsi quali Giuggiu Agrò, Carminu Agrò, Sciortino) hanno sbaraccato per la strana legge della irrefrenabile vecchiaia. Al loro posto incapaci soecie in gonnella. Non fatemi parlare oltre. Ma anche questi mezzi mezzi tra breve vanno via. Chi li sostituirà. E questo mentre il Comune diventa un'azienda di oltre 15 milioni di fatturato l'anno. Basterà indossare la fascia tricolare nelle solennità religiose (molte) e civili (poche e meno male che viene Grasso) per ridare dignità ed efficienza a questo mio adorato comune di Racalmuto. Io per questo sono preocupato. lo so: voi no!

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